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Spalletti si scopre, Rossi Saluta

Spalletti e Rossi

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È arrivato il giorno della verità. Delle risposte definitive. Quelle che Luciano Spalletti dovrà dare a Rosella Sensi. Dopo un tira e molla voluto dal tecnico e poco gradito dalla Roma, oggi si gioca a carte scoperte. Il futuro della panchina giallorossa si deciderà in questo incontro riservato, al quale non dovrebbero partecipare altri dirigenti: forse sarà presente Marco Staffoli, il marito della Sensi. Spalletti, che finora non ha chiuso la porta né alla Roma né alla Juventus, prima di sciogliere le sue riserve chiederà a Rosella una serie di chiarimenti sul futuro. Partendo dalle vicende societarie, passando per il budget disponibile per la campagna acquisti fino ai progetti di rafforzamento delle strutture di Trigoria e della comunicazione. Il tecnico vuole garanzie e patti chiari sin da subito.  Come ha ripetuto nelle ultime conferenze stampa, la Roma ha qualcosa in meno di Inter, Milan e Juventus e sarà bene non sbandierare propositi di scudetto all'inizio della stagione. In sostanza, Spalletti vuole essere scaricato delle pressioni di una piazza esigente e avere un supporto maggiore dai dirigenti rispetto ai suoi primi quattro anni nella Capitale. La Sensi ascolterà le richieste dell'allenatore e se il colloquio imboccasse subito una via positiva, non è escluso che rilanci con la proposta di rinnovo fino al 2013, già annunciata pubblicamente. L'intenzione della Roma è confermare Spalletti ma dovrà troverà gli argomenti giusti per convincerlo nonostante un contratto già in vigore fino al 2011. Salvo imminenti cambi al vertice della società, i programmi attuali prevedono un'estate di grande sofferenza: l'obiettivo della campagna acquisti deve essere quello di realizzare un utile nel bilancio. Se possibile evitando cessioni eccellenti (Mexes e Vucinic per intenderci) ma collezionando una serie di operazioni in uscita cosiddette «minori» per poi reinvestire una parte delle risorse per gli acquisti. Questo «passa il convento» e Spalletti vuole sentirselo dire chiaramente. I segnali degli ultimi giorni sono contrastanti. L'attesa della Juventus è la conferma che a Torino non sceglieranno Ferrara prima di conoscere la situazione del toscano. Sul fronte opposto,, i «senatori» giallorossi, Totti e De Rossi su tutti, hanno chiesto a Spalletti di restare e alla società di confermarlo. Nel frattempo il suo staff, il cui futuro è legato al tecnico, ha definito le date del ritiro: si parte il 2 luglio per Riscone di Brunico, tre amichevoli il 5 (contro una selezione locale), il 12 e il 16 (avversari da definire) e rientro a Trigoria direttamente il 16 notte o la mattina del 17. Il programma è già stato comunicato agli organizzatori del ritiro e sarà modificato solo in caso di un cambio di allenatore. Ipotesi che potrebbe tramontare oggi. Anche il ds Pradè e il dt Conti attendono istruzioni dalla proprietà per partire con il mercato. Domani dovrebbero ricevere il procuratore di Panucci: l'eventuale proposta di rinnovo sarà comunque al ribasso. A quel punto il difensore prenderà un'altra strada. Milan, Fiorentina o Napoli lo aspettano. Mentre a Trigoria nessuno aspetta Trezeguet nonostante il suo agente lo offra un giorno sì e l'altro pure.

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