Si è confermato come «il più grande evento di arti marziali d'Italia».
Medaglieolimpiche, europee e mondiali hanno fatto della manifestazione un punto di riferimento di tutti gli appassionati del settore, oggi sempre più in espansione. Tra gli altri atleti va ricordata la presenza di Ylenia Scapin, Alessandra Giungi,Pino Maddaloni e, per la prima volta in Italia, dei due attori americani Shin Koyamada e Tadashi Yamashita. Non solo combattimenti, dunque, ma arte, filosofia, spettacolo, stili di vita: insomma, tutto ciò che costituisce la magia di una serie di discipline che sono considerate sport ma che vanno al di là dell'aspetto prettamente agonistico. E di sport si è parlato a tutto tondo; non a caso presente all'evento c'era anche uno dei miti della'atletica azzurra, Pietro Mennea. La sua dedizione al sacrificio, il suo coraggio, la sua serietà sono valori che si sposano perfettamente con l'idea delle arti marziali, ma più in generale sono insegnamenti di vita. «Siamo molti soddisfatti - ha raccontato il curatore nonché l'anima della manifestazione, Federico Coccorese - e stiamo già lavorando sul prossimo main event che toccherà allo stesso tempo Roma e Milano». Già, perché il Martial Art Tour, per sua natura, ha come obiettivo quello di girare per l'Italia avvicinando il settore delle arti marziali alla gente. «Solo conoscendo da vicino cos'è un'arte marziale - prosegue Coccorese - si può capire quanto lontana sia dalla violenza. Anzi, proprio il principio di controllo e autocontrollo sono alla base di ogni disciplina. Vorrei fare un sentito ringraziamento a Livio Lucchini che ha sposato l'evento per gli scopi che si propone e cioè quelli della solidarietà; grazie a lui questo evento è cresciuto e potrà crescere ancora». Parte del ricavato della manifestazione, infatti, sarà devoluto al comitato «Dopo di noi» formato da 7 associazioni e che ha come obiettivo la costruzione di una casa famiglia per disabili.