Spalletti allo scoperto
C'è un ultimo impegno di campionato da rispettare, ma a Trigoria la testa è già proiettata all'incontro in programmna molto probabilmente mercoledì tra Rosella Sensi e Luciano Spalletti. Vertice che farà da spartiacque per il futuro giallorosso: almeno per quanto riguarda quello tecnico, perchè per definire meglio quello societario non basteranno i prosismi tre giorni. E ieri, sul futuro in giallorosso, è tornato di nuovo Spalletti pressato dai cronisti a Trigoria. «La Roma è un'attrazione incredibile per chi fa il mio lavoro. Con i ragazzi mi sembra di aver avuto un buon rapporto, poi ci può stare che il calciatore viva un momento particolare di vita e lo riporti all'interno dello spogliatoio e allora bisogna confrontarsi. Il fatto è che devo parlare con la dottoressa Sensi come lei deve parlare con con me. Ci siamo sentiti, parleremo a metà settimana. Una cosa la devo fare io, un paio lei, si cerca il momento per avere la tranquillità di spiegare bene quali devono essere i programmi, per il bene della Roma. Lei saprà che chiedermi, io saprò che dirle». Il nodo, come già trapelato nei giorni scorsi, è legato alla strattura della società, alla comunicazione interna, ai ruoli e le responsabilità di ognuno. Spalletti non ha dubbi. «L'essenziale è non fare confusione, servono punti fermi, paletti. Se non hai i punti fermi e se non si rende bene la conoscenza dei programmi, dei progetti... Se non c'è chiarezza assoluta, è difficile dare il contributo giusto. Si farà un discorso corretto. A me lavorare nella Roma fa molto piacere, ma non posso garantire che vinco il campionato. Se qualcuno garantisce che vince io mi faccio da parte. Se c'è invece un programma serio, trasparente, dove ci siano ruoli ben precisi e responsabilità - io me le prendo tutte le mie - si va e si gioca sempre per la vittoria, per la posizione più alta. Eppoi una volta si può anche arrivare sesti». Difficile dire se sarà un incontro risolutivo. «Vedremo quello che viene fuori, io non lo so» spiega il tecnico che poi torna sull'operato del presidente. «Secondo me la Sensi in questi anni è stata straordinaria: perchè noi abbiamo sempre riscosso puntualmente. Puntualmente. Questo è il messaggio più corretto da mandare ai calciatori». Intanto all'Olimpico arriva il Torino in cerca di punti-salvezza: ma Spalletti non farà sconti ai granata. «Giocheremo per la vittoria, come abbiamo sempre fatto. Serve per ringraziare il popolo giallorosso dell'affetto e del sostegno che ci ha sempre dato, anche quando le cose non sono andate bene: il dissenso va accettato. Ma dico che non è una stagione tutta da buttare, sono state fatte anche delle buone cose. Si deve fare meglio, ma non è una stagione disastrosa».