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Due verdetti Il resto sarà scampagnata

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Quellifestosi erano cominciati da qualche tempo, l'Inter si congederà dal suo Meazza ospitando l'Atalanta, in apparenza soltanto una formalità senza apprezzabili risvolti. Però garantiscono qualche palpito un paio di considerazioni: la voglia di Ibra di prevalere all'ultimo tuffo su Di Vaio nella scala dei bomber, e un po' anche l'ambizione di cancellare quella durissima batosta di Bergamo che aveva messo in dubbio un'egemonia scontata. Si gioca quasi dovunque all'insegna della scampagnata, in attesa dell'attività azzurra, prima l'amichevole con gli irlandesi di Belfast, poi la Confederation Cup in Sud Africa. Ennesima invenzione della Fifa, questa, per lucrare alle spalle dei club, che trepidano per la salute dei loro campioni, spesso logorati dagli impegni stagionali. Alla Serie A mancano però ancora due verdetti, dunque su tre campi vi sarà l'obbligo di giocare davvero, in palio l'approdo alla Champions senza il pesante fardello dei preliminari, ma anche la volata per il quartultimo posto garante della sopravvivenza. Al Franchi la sfida tra Fiorentina e Milan ha assunto un significato impensabile fino a qualche settimana, quando nove punti dividevano le due formazionui. Le recenti disavventure milaniste e forse i ricorrenti dubbi sul futuro di Ancelotti aprono ora ai viola la prospettiva di poter scalzare i rivali dal terzo posto: a patto, però, di batterli con due gol di scarto, la parità negli scontri diretti favovirebbe altrimenti lo stratosferico vantaggio rossonero nella differenza-reti. Al Bologna basta vincere sul demotivato Catania per assicurarsi la salvezza, ma qualsiasi risultato sarebbe ugualmente utile, a patto che la Roma faccia il suo dovere contro il mutilato Torino all'Olimpico. Al termine di una stagione da incubo, almeno in relazione alle attese, Spalletti e i suoi sono obbligati a congedarsi con dignità, pazienza per i granata che i loro guai se li erano costruiti con largo anticipo, ridicoli i lamenti di Cairo verso un Genoa esemplare nel suo comportamento. Nessuna novità ieri, forse la settimana in arrivo ci regalerà un lumicino di chiarezza sul futuro del tecnico, che non ha offerto di recente segnali confortanti sul proseguimento dell'impegno. Mentre ad Appiano Mourinho cancellava il famoso uno per cento, l'ottanta per cento che emergeva da Trigoria non si è schiodato.

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