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Lottomatica, fallimento totale

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FabrizioFabbri Roma in una sera getta al vento tutto o quasi. Fuori dai playoff ai quarti, umiliata dalla piccola Biella, passata con merito 79-83, vede sfumare, anche se ancora possibile, la licenza d'Eurolega. È un fallimento, come chiamarlo altrimenti, perché questa squadra si era presentata al via della stagione per limare la differenza con Siena e ora guarderà i toscani o una delle altre tre cucirsi lo scudetto. È la sconfitta delle scelte estive e di riparazione di Bodiroga, avallate almeno in parte da Repesa, di Gentile, coach per caso che su quella panchina non voleva sedere, ma che poi dopo aver accettato deve prendersi le proprie responsabilità. È la sconfitta di tanti presunti campioni, lautamente pagati, incapaci di opporsi al brio e alla voglia di Biella. Nessuna sorpresa dai quintetti. La novità semmai è stata quella che ad iscriversi per primo a referto è stato niente meno che Douglas. Ma il suo è stato un fuoco di paglia. Biella, che ha un allenatore capace di pizzicare le debolezze altrui, ha deciso di anticipare con il massimo dell'intensità le linee di passaggio sugli esterni scegliendo di battezzare i lunghi romani quando lontani dal ferro. Il risultato prodotto è stato quello di mettere in affanno la Virtus. 17-16 al 10' prima che Biella trovasse energie e sfrontatezza per mettere all'angolo l'illustre avversaria. Becirovic, De La Fuente e Jaaber hanno ricucito il primo strappo, ma immediatamente Biella ha accelerato, per andare negli spogliatoi sul 34-44. Gentile, in avvio di terza frazione è sembrato perdersi alla ricerca della chimica migliore. Poi come d'incanto, grazie a Datome, dimenticato troppo a lungo, Hutson e Becirovic la rincorsa, il sorpasso ed un + 8, 71-63, che sembrava la porta d'ingresso della semifinale. Ma dal possibile + 10, stoppata di Gist su Golemac, è iniziata la discesa all'inferno. Jaaber ha mostrato i suoi limiti in regia e non sono bastati Hutson e Becirovic. Lo sloveno esausto ha sbagliato nella roulette finale dalla lunetta per il trionfo piemontese. Nel dopo partita è esplosa la rabbia del presidente Claudio Toti: «Sono anni che nei playoff va così. Comincio a pensare che sia un disegno chiaro per non far vincere Roma con fischi scientifici. Sono stanco di buttare soldi in uno sport in cui non mi riconosco più. So per certo che nell'inchiesta arbitrale ci sono anche partite ad alto livello sotto osservazione. Ora attendo gli svilpuppi. Resta il fatto che anche la squadra ha delle colpe nel non essere risucita a chiudere quando è andata sul + 8».

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