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È ufficiale, Mourinho resta all'Inter fino al 2012

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Dopole voci circolate negli ultimi giorni su un pressante interessamento a Mourinho da parte del Real Madrid (che l'allenatore portoghese aveva definito una «piccola tentazione» facendo anche un po' irritare Moratti), poco prima della mezzanotte di ieri la notizia sul sito della società nerazzurra del prolungamento del contratto avvenuto «rispondendo alla volontà dell'allenatore di proseguire nel progetto avviato insieme un anno fa, volontà accolta con piacere dalla società come segnale di attaccamento e spirito sempre vincente». Mourinho era arrivato a Milano all'inizio di giugno di un anno fa e aveva firmato un contratto triennale, che sarebbe scaduto nel 2011. Con il prolungamento il portoghese passa da 9 a 10 milioni l'anno, ma la clausola rescissoria per liberarsi a 7,5 milioni non è stata cancellata. Un sodalizio che prosegue nel giorno in cui nei confronti dello Special One si leva il duro j'accuse di Claude Makelele che in un estratto della sua autobiografia parla anche dei suoi trascorsi a Stamford Bridge e dell'era Mourinho: «Per due anni al Chelsea abbiamo vissuto come un gruppo d'amici, ci divertivamo assieme, si andava ad allenarsi assieme e si vinceva assieme. Poi è arrivato Mourinho e ha distrutto tutto». Sul versante Milan dopo i fischi, capitan Maldini ieri ha disdetto la conferenza prevista per evitare ulteriori dissapori. Ma il vero problema resta il tecnico. Dato che «il Milan – ha spiegato il premier Berlusconi – non ha ancora scelto l'allenatore per la prossima stagione. Ancelotti – ha proseguito – è uno di famiglia, una persona grandemente seria, ci siederemo intorno a un tavolo a fine campionato per prendere le migliori decisioni per lui e per il Milan».

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