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È il momento di uscire allo scoperto

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Fatecicapire! Già è un rompicapo riuscire a decifrare i comunicati, le indiscrezioni, le mille «sirene», vicine e lontane, prima confermate e poi smentite sull'animata vicenda societaria. Adesso anche il futuro di Spalletti è diventato un mistero: nessuno ci capisce più nulla compresi, probabilmente, i diretti interessati. Una volta il tecnico fa capire alla società di non voler restare a Roma al punto di esser pronto a rinunciare a parte dell'ingaggio a costo di restar fermo un anno: tutto, ovviamente off-record. Un'altra invece tifa per la permanenza, alla guida della società, dei Sensi e quindi, per logica consecuzio, di concludere il suo rapporto a Roma fino al termine del mandato che scade nel 2011. Ma dall'altra parte la società, nonostante le ripetute uscite pubbliche sul bel lavoro fatto in questi quattro anni da Spalletti e sulla fiducia «eterna», continua a rimandare l'incontro decisivo per il futuro del tecnico. Incontro, che tra l'altro, dovrà decidere tutto o quasi quello che riguarda il futuro della Roma: strategie di mercato, uomini da scegliere, date da definire in vista del ritiro e della ripartenza delle competizioni che ora, con la certezza dell'accesso in Europa, si possono già pianificare. È tempo di uscire allo scoperto, di dirsi in faccia tutto e provare a ripartire insieme: ammesso sia ancora possibile e che lo strappo di questa stagione «infame» sia ancora ricucibile. Altrimenti, saluti e baci sperando che non sia l'ennesimo «divorzio al veleno»... cosa che, sulla sponda giallorossa di Roma, è divenuto ormai un classico. Sarà un caso? Probabilmente no!

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