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Spalletti si schiera «Spero che resti la famiglia Sensi»

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FrancescoTotti è stato di parola e per la centosettantesima volta ha fatto saltare di gioia i tifosi della Roma. Nella classifica dei marcatori di sempre Boniperti ora lo precede di un gol all'ottavo posto. «Domenica lo supero - dice il capitano giallorosso a fine partita - ho l'occasione di farlo contro il Torino e proverò a non farmela sfuggire. Il gol di Milano lo dedico a me stesso, ne avevo bisogno io e la Roma per centrare almeno il sesto posto: restare in Europa era importante». Spalletti definisce l'accesso ai preliminari dell'ex coppa Uefa «un obiettivo interessante, se si va a considerare tutto quello che ci è successo in questa stagione. Domenica faremo salvare il Torino? Non scherziamo, giocheremo la nostra partita come avremmo fatto comunque». A San Siro ha centrato il settimo successo da quando siede sulla panchina giallorossa, spazzando via un tabù storico per la Roma. «Siamo stati bene in campo - l'analisi del tecnico - in maniera ordinata, la squadra ha avuto soltanto un periodo nella ripresa in cui si è schiacciata troppo. Menez? Non mi ha sorpreso, lo conosco bene, è lui che ogni tanto "si sorprende" da solo e fa un po' di confusione». Neanche l'accesso all'Europa (la Roma giocherà l'andata del preliminare il 30 luglio e dovrebbe radunarsi per il ritiro il 29 giugno) fa sciogliere le riserve di Spalletti sul suo futuro. «L'incontro con la Sensi può essere anticipato? Non è un problema. Intanto mi farebbe piacere se questa proprietà restasse al comando della Roma. A me ha dato molto. Il resto l'ho già spiegato, bisogna essere precisi e non fare confusione: le cose vanno dette al momento giusto». Poi si toglie un sassolino dalla scarpa. «Si è vista la correttezza di questi ragazzi dopo le illazioni di questa settimana: qualcuno ipotizzava che che non volevano arrivare sesti per fare più vacanze. Anche le voci societarie ci accompagnano da due anni, ma ormai i ragazzi sanno mantenere l'attenzione per le cose importanti: hanno confermato che la Roma è una squadra di rango». Quindi chiunque sarà l'allenatore il prossimo anno può considerarsi fortunato? «Sì, sono d'accordo» ammette Spalletti ma non aggiunge altro. E i dubbi restano. Ale. Aus.

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