Per il futuro mercato e trasparenza
Eadesso tutti a lavoro per programmare la prossima stagione: perché è già tardi. La famiglia Sensi, nonostante le voci, le pressioni e le cordate più o meno fantomatiche sulla cessione della società, ha già deciso da tempo di voler restare al timone della Roma. Inutile girarci attorno o continuare a cercare alibi sulla verifica dell'effettiva «solvenza» degli eventuali acquirenti o sul passaporto degli imprenditori interessati. I Sensi vogliono restare, giustamente dal loro punto di vista, posizione che può essere facilmente diventare anche quella dei tifosi. Al presidente basterà solo fare scelte precise, dare un indirizzo serio, concreto e «trasparente» alla Roma del domani e si ritroverà di nuovo un popolo intero alle spalle. La voglia di cambiamento, che si respira a pieni polmoni nella capitale, non è un vento che soffia necessariamente «contro» l'attuale proprietà. Ma è contro le prospettive che danno la Roma del futuro di nuovo ripiegata al ruolo, secondario, di «rometta». Di questo, e anche qui giustamente, il popolo romanista non ne vuole nemmeno sentir parlare. C'è bisogno di fare programmi, di fare un mercato, sano, vigoroso che possa mettere nella mani del tecnico una rosa in grado di competere con le altre grandi d'Europa: porta rimasta aperta grazie al successo di ieri a San Siro. Ma, soprattutto, serve fare chiarezza con un allenatore che più di una volta ha fatto intendere di non trovarsi a proprio agio in questo ruolo: e i rimproveri, palesi, sono ancora una volta alla mancanza di «trasparenza» errore che l'attuale dirigenza continua a commettere anche all'interno delle mura domestiche. Serve quindi un cambiamento radicale anche da punti di vista mentale: altrimenti la Roma tornerà ad essere solo la rometta...