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Button, "re di Montecarlo"

J. Button

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Quinta vittoria in sei Gran Premi. A Montecarlo Jenson Button conferma il dominio della Brawn Gp e in pratica chiude, dopo solo un terzo di stagione, la partita per il titolo. Ma l'inglese fa molto di più. Su una pista in cui è più importante l'uomo della macchina, dimostra di essere un pilota a tutto tondo, guidando senza sbavature per tutta la gara e rispondendo, indirettamente, a chi continua a preferirgli il talentuoso Vettel. Che, invece, non è mai in gara per la vittoria e si autoelimina al 17° giro finendo contro le barriere alla curva St. Devote. Ma il Gran Premio di Montecarlo riserva belle notizie anche alla Ferrari, capace di tornare sul podio dopo sei mesi grazie al terzo posto di Kimi Raikkonen alle spalle di Barrichello. Bene anche Felipe Massa, che chiude quarto. Due macchine all'arrivo, entrambe a punti: la crisi di Maranello sembra definitivamente archiviata anche se la conferma si potrà avere solo tra due settimane in Turchia, su un circuito più favorevole alle caratteristiche della Rossa che potrebbe regalare di nuovo ai ferraristi, dopo troppo tempo, la gioia della vittoria. Il Gp di Montecarlo si è deciso alla prima curva. Button è scattato bene dalla pole, mentre al suo fianco Raikkonen - complice un rettilineo troppo corto - non è riuscito a sfruttare la potenza supplementare del kers e si è fatto infilare anche da Barrichello. Un peccato perchè, dopo pochi giri, le gomme supermorbide montate dalle Brawn incominciano a deteriorarsi e Barrichello è costretto a girare un paio di secondi più lentamente del finlandese, che però non riesce a superarlo. Alle loro spalle è Vettel ad avere gli stessi problemi con gli pneumatici, con Massa che lo attacca ripetutamente senza successo, fino a tagliare una cicane e ad essere superato anche da Rosberg. Poco male, perchè poi Vettel rallenta ulteriormente e si lascia passare dagli altri piloti. Inizia la prima tornata di pit stop e non cambia granché. L'unico a riuscire a scalare una posizione è proprio Massa, che ritarda il più possibile il cambio gomme e rientra davanti a Rosberg. Poi, in pratica, non succede più nulla se non nelle retrovie. Un tamponamento di Buemi ai danni di Piquet costringe entrambi al ritiro, stessa sorte per Kovalainen che finisce contro le barriere e per Kubica che alza bandiera bianca a causa di un problema ai freni di una Williams sempre più in crisi. Arrivano in tredici. A chiudere malinconicamente il torpedone sono Hamilton e Trulli, due che sulle strade del principato avevano colto importanti successi. È anche su questo, oltre che su un Gran Premio che ha riservato agli appassionati un'enorme dose si sbadigli, che dovranno riflettere le scuderie e la Federazione se riusciranno a sedersi a un tavolo per disegnare la Formula Uno del futuro. Quella attuale, con Ferrari o senza, di appeal ne ha davvero poco.

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