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Il congedo di due grandi milanisti

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Abbigliamentoda spiaggia consentito all'Inter e alla Reggina, già in vacanza con un gruppetto di annoiate protagoniste del centroclassifica, prive di accettabili stimoli. Zona rossa a parte, dal secondo al nono posto in gioco interessi rilevanti, dalla sicurezza dell'Europa che conta a uno spazio da ritagliarsi nella vecchia Uefa, contentino per affamati cronici, una schiera alla quale appartiene anche la Roma, lontana dai sogni di gloria delle due stagioni che avevano preceduto l'attuale tracollo. Con due punti da gestire sul Palermo e tre sull'Udinese, gratificate però da più morbidi impegni conclusivi, l'armata di Luciano Spalletti va al Meazza per affrontare il Milan: che, fallito il tentativo di avvicinare i cugini, ha comunque obblighi importanti da rispettare. La difesa del secondo posto, alla peggio il terzo, è fondamentale per schivare i preliminari di Champions. Ma, oltre gli aspetti tecnici, c'è un fattore sentimentale che coinvolge tutto il tifo rossonero, l'addio ufficiale a Paolo Maldini, novecento partite con la stessa maglia, quello non ancora vidimato, anche se scontato, a un tecnico come Carlo Ancelotti che ha firmato trionfi straordinari. Non a caso ieri Spalletti ha voluto dedicare parole dolcissime a entrambi questi protagonisti, ricordando soprattutto la statura umana di un capitano il cui congedo dovrebbe indurre tutta l'Italia calcistica alla malinconia, faranno forse eccezione i pochi beceri professionisti del «tifo contro». Apprezzabili anche gli accenti per un collega che è diventato anche un amico del cuore, Carletto è a sua volta un'icona della storia romanista. Alla sfida mancherà un protagonista come Daniele De Rossi, che la squalifica se l'è ingenuamente autoinflitta, poi la solita lista di indisponibili, Panucci e Perrotta a casa, Juan e Baptista in organico, ma acciaccati. Sarà provato stamane, il difensore, sperabile non si ripeta la deplorevole vicenda della partita con l'Arsenal. La gestione del recupero degli infortunati è stata la nota stagionale, tra le tante, in assoluto più negativa.

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