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Fioranelli torna in Svizzera aspettando l'incontro con i Sensi

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Conuna scadenza ormai vicina: Vinicio Fioranelli e il suo partner Volker Flick vogliono chiudere la trattativa per l'acquisto della Roma entro la prossima settimana. In un verso o nell'altro. Dopo aver svelato le carte davanti alla Consob e alle telecamere, l'agente Fifa è rientrato nel suo quartier generale in Svizzera. Per riflettere e studiare le prossime mosse. Fioranelli ha intenzione di inviare un'altra lettera ai Sensi che sono ancora in attesa di ricevere «una completa informazione in merito all'identità di tutti i soggetti coinvolti, nonché la chiara evidenza che questi ultimi dispongano di mezzi finanziari idonei a porre in essere un'eventuale operazione» come scritto nel comunicato del 15 maggio di Italpetroli. Risposte che venerdì scorso non sono arrivate. Ma l'agente italo-svizzero è pronto a fornire ulteriori chiarimenti e garanzie: chiederà un incontro ai Sensi per la prossima settimana. A questo punto spetta proprio a Rosella e i suoi familiari sciogliere le riserve. Unicredit, infatti, continua seguire la trattativa con Fioranelli in posizione defilata. I dirigenti della banca restano scettici sull'operazione ma lasceranno ai Sensi la decisione. Poi, se l'affare dovesse concludersi con una fumata nera, riprenderanno in mano la situazione. Nel futuro della Roma c'è un'altra scadenza: giugno. Ed è inderogabile. Entro quella data Unicredit vuole risposte concrete da Italpetroli sulle modalità scelte per il rientro dall'ingente debito dopo che il pagamento della rata dello scorso dicembre è stato disatteso. Per questo la banca continua i suoi sondaggi per creare piste alternative a Fioranelli sulla cessione della Roma. Tra i gruppi italiani sentiti da Unicredit, solo Bse (San Pellegrino) si è detto potenzialmente interessato, ma eventualmente per un intervento insieme ad un altro socio. Che al momento non c'è. Ale. Aus.

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