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Uragano Menchov

Denis Menchov

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La prova contro il tempo delle Cinque Terre ci lascia pieni di dubbi: coi distacchi di classifica che ereditiamo dalla Sestri Levante-Riomaggiore resta aperto ogni discorso, visto che ci sono tre uomini in 40" e altri tre che hanno un ritardo tra i 2 e i 3' (vi sarebbe anche Rogers, che però pare destinato a salutare la compagnia d'alta classifica). Il trionfatore di giornata (ieri è quella volta tanto che questa paludata espressione va usata) è russo, ed è Denis Menchov, uno dei più attesi della vigilia, anche per via di certe dichiarazioni filtrate da qualche parte («Darò 2' a tutti», anche se poi ha smentito di averlo detto). Non ha dato 2' a tutti, ma quel che ha distribuito in termini di distacchi gli basta per sommare, al successo di tappa, anche la conquista della maglia rosa. Il capitano della Rabobank ha preso da subito in mano la situazione: nel primo tratto di salita, quando gli altri big badavano più o meno a gestirsi (ricordiamo che i 61 km della tappa si dipanavano su due successive scalate - Bracco e Termine), Denis è balzato già in testa. Da lì in poi il russo non ha più perso colpi, assestando sulla seconda salita una botta che ha definitivamente chiuso i discorsi, permettendogli di guadagnare su tutti per poi limitarsi a difendersi nel finale. Il secondo di giornata è Levi Leipheimer, che paga a Menchov 20" dopo un buon recupero nella discesa conclusiva, e che sale al terzo posto in classifica, a 40" dal russo e a 6" da Di Luca; e sì, perché Danilo ha limitato i danni a meno di 2' da Menchov (1'54", per la precisione), cosa che gli permette di conservare la seconda posizione nella generale (a 34") e di sperare in un ritorno in rosa tra Bologna e Monte Petrano. Le dolenti note di giornata - detto di un super Garzelli, terzo di tappa a 1'03" da Menchov - si chiamano Basso e Sastre, divisi da un solo secondo ma piuttosto indietro nell'ordine d'arrivo: il varesino ha chiuso a 2'17" dal vincitore, lo spagnolo a 2'18". Ma se a Carlos non rimane che attaccare in salita per provare a recuperare i 2'52" che lo separano da Menchov, Ivan deve fare i conti nella sua squadra con un Pellizotti quinto ieri e quarto in classifica (dove il friulano ha un ritardo di 2', contro i 3' del suo presunto capitano). Intanto è stato modificato il percorso della 18ª tappa (Sulmona-Benevento) a causa di un ponte pericolante all'altezza di Telese Terme. Oggi i velocisti si daranno battaglia a Firenze: 176 km piatti, partenza da Lido di Camaiore, arrivo in diretta su Rai3 dalle 15.30.

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