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A volte tornano

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Bisogna però ricordare che Nadal ha affrontato questa partita dopo aver sostenuto un'epica maratona di 4 ore e 2 minuti per superare in semifinale Novak Djokovic in quella che è stata non soltanto la miglior partita del torneo ma probabilmente anche di tutta la stagione, almeno fino a questo momento. Non si poteva naturalmente pretendere che la finale proponesse la stessa qualità e le stesse emozioni della semifinale. C'è stata però la conferma che Federer non ha ancora infilato il viale del tramonto. Già contro Roddick nei quarti di finale e contro l'argentino Del Potro in semifinale si era visto il miglior Federer di questo 2009 ed è un recupero importante perché un campione come lo svizzero garantisce al tavolo nobile del tennis mondiale una presenza di grande qualità e di eccezionale fascino. Curiosamente, mentre il vertice della classifica mondiale si è allargato con l'ingresso di Murray e Djokovic (classe 1987) e di Del Potro (classe 1988) alla fine il torneo di Madrid ha portato in finale i due campioni che hanno fatto la storia del tennis negli ultimi anni. Con la vittoria di ieri (6-4, 6-4 in un'ora e 26 minuti) Federer ha raggiunto Nadal a quota 15 nei successi del circuito Masters Series a due lunghezze di distanza da Andre Agassi che si è fermato a quota 17. Federer aveva già battuto Nadal sulla terra battuta nella finale del torneo di Amburgo due anni fa ma questo successo, malgrado le ragionevoli attenuanti che ho già citato, gli deve aver dato maggior soddisfazione. Vedremo al Roland Garros, che inizia domenica prossima, se questo risultato potrà modificare il rapporto di forza tra i primi due giocatori del mondo. Nadal ha comunque un largo vantaggio di 13 vittorie a 7 e sarà certamente il favorito dei bookmakers per il torneo parigino nel quale ha vinto le ultime quattro edizioni. Tecnicamente il risultato, a parte la stanchezza di Nadal, è stato determinato da un atteggiamento di Federer molto più aggressivo. È anche possibile che l'altura di Madrid abbia aiutato Federer a ricavare più punti dal servizio. In ogni caso un risultato che non toglie quasi nulla a Nadal ma restituisce al grande tennis un Federer che non è disposto ad abdicare.

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