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Oggi a Bergamo arrivo in salita adatto all'abruzzese maglia rosa

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Queigiorni che, guarda caso, sono proprio quelli che stiamo vivendo (anche) in questo Giro, ma più in generale da un biennio buono. Da quando, cioè, il Team Columbia, dapprima noto come High Road, ha fatto irruzione sulle scene del ciclismo internazionale. I ragazzi di Valerio Piva (diesse italiano della formazione) hanno infilato in 7 giorni la vittoria nella cronosquadre, due giorni di Cavendish e uno di Lövkvist in maglia rosa, la presenza dello stesso Lövkvist e di Rogers in alta classifica (secondo e terzo); e infine la vittoria di Edvald Boasson Hagen ieri a Chiavenna. Boasson veniva da un secondo posto il giorno prima a Mayrhofen, ottenuto con un'impressionante sgasata negli ultimi 300 metri, che gli aveva permesso di togliersi di ruota tutti tranne che il fuggitivo Scarponi. Evidentemente al giovane norvegese (il vincitore dell'ultima Gand proprio domani compirà 22 anni) era rimasto il dente avvelenato, se è vero che ha subito riprovato a centrare il successo, e stavolta c'è riuscito. Un giorno pieno di pioggia e chilometri da percorrere (ben 244) per rientrare dall'Austria (Innsbruck) all'Italia, passando dai Grigioni in Svizzera; un giorno perfetto per una fuga, quindi, e infatti subito Facci, Huzarski, Klimov e Isaichev hanno preso il largo, sciroppandosi in avanscoperta tutta l'interminabile salita di giornata: praticamente 200 km (avete letto bene) di falsopiano tendente alla vetta di Passo Maloja (ovviamente tutti e 200 con pendenze risibili). Ma i quattro, passati da un vantaggio massimo di 9'20", non sono nemmeno transitati in testa al Gpm (posto a 38 km - tutti in discesa - dalla fine), ripresi grazie al lavoro di Garmin e Barloworld. I primi chilometri della picchiata, molto tecnici, hanno lanciato l'assalto di uno sfrenato Alessandro Bertolini, che sul bagnato ha compiuto miracoli di equilibrismo per guadagnare 1' abbondante sul gruppo. Ma quando la discesa s'è fatta più scorrevole, da dietro sono rientrati, a circa 12 km dal traguardo, prima Brutt con Hunter, poi Viganò con Boasson Hagen. Bertolini ha tentato l'ultimo allungo agli 800 metri, Brutt ha chiuso su di lui e Boasson ha saltato tutti con un'altra bellissima sparata. In classifica non cambia niente, oggi da Morbegno a Bergamo tappa con finale intrigante, buono forse per Di Luca. Diretta Rai3 alle 15.30.

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