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Nessun riavvicinamento, anzi, il rischio concreto che la battaglia sui regolamenti nelle prossime settimane sarà combattuta nei tribunali

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L'attesariunione tra Mosley, Ecclestone e i team di Formula Uno si è conclusa con un nulla di fatto. Le scuderie non hanno accettato il tetto al budget che la Fia ha introdotto per il 2010, Mosley non si è smosso di un millimetro dalla sua posizione, aprendo un piccolo spiraglio solo sul ritiro del regolamento a «doppia velocità». Il presidente della Fia è stato il primo a lasciare l'albergo attiguo all'aeroporto di Heathrow, a Londra, dove si è tenuto il vertice. Dopo circa tre ore e mezza di confronto, Mosley ha riferito che nessun compromesso era stato raggiunto con i team ma si è detto altrettanto sicuro che «alla fine la Ferrari non lascerà la Formula Uno». Sempre Mosley ha comunicato che proprio la Ferrari avrebbe dato mandato ai propri avvocati per preparare, nei prossimi giorni, un ricorso da presentare ai tribunali di Parigi (sede legale della Fia) per bloccare il nuovo regolamento. Ricorso che potrebbe già essere discusso martedì prossimo. Secondo gli uomini di Maranello, la Fia, approvando le nuove norme unilateralmente, avrebbe violato il Patto della Concordia del 2005, che imponeva alla Federazione di confrontarsi con i team per ogni modifica regolamentare. Insomma, la vicenda rischia di arricchirsi di nuove puntate, con la scadenza del 29 maggio, quando si chiuderanno le iscrizioni al campionato del 2010, che si fa sempre più vicina. Anche se, proprio in virtù dei contrasti tra Fia e Fota, lo stop potrebbe essere alla fine prorogato di alcune settimane. Ieri, Mosley ha allargato il fronte dei suoi sostenitori con la Lola, storica scuderia inglese, che si è detta disposta a ritornare in Formula Uno dal 2010 solo in presenza delle nuove regole sui limiti di spesa. Dall'altra parte della barricata, dopo che le minacce di lasciare il Circus non hanno sortito alcun effetto, bisognerà verificare fin dove è disposta ad arrivare la Ferrari e, soprattutto, fin dove sono disposti a seguirla gli altri team. Fino a ieri, il fronte sembrava ancora compatto, con John Howett, presidente della Toyota nonchè vice-presidente della Fota, che ha già annunciato di sostenere qualsiasi iniziativa legale della Ferrari. Lo stesso Stefano Domenicali, team principal della Rossa presente al vertice, ha parlato di grande unità dei team, impegnati a trovare una soluzione che scongiuri la fuga in blocco dal Circus. Proprio per consolidare questa unità, al termine dell'incontro i rappresentanti delle scuderie si sono nuovamente riuniti per elaborare una strategia comune da opporre a quella della Federazione. La possibilità di ottenere qualcosa dalla Fia passa soprattutto per la compattezza. Quella che, con ogni mezzo, Mosley ed Ecclestone hanno sempre cercato di scalfire.

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