Il Milan rischia E Mourinho «gufa»
AllaPinetina si pensa al Siena e alla scudetto, un appuntamento da non fallire né rimandare ulteriormente. C'è tensione, anche se ben mascherata dai punti di vantaggio in classifica e dai preparativi per la grande festa nerazzurra. Che peraltro, a ben vedere, potrebbe scatenarsi già stasera, in caso l'Udinese faccia risultato contro il Milan. Che da par suo attende a sua volta, solo però l'aritmetica qualificazione per la prossima Champions, e vive una stato d'animo più tranquillo, ma anche più dubbioso. Per il futuro di Ancelotti, ovviamente, argomento principe degli ultimi mesi del mercato allenatori. In Inghilterra si parla già di firma e campagna acquisti, lui ci ride su. «Non c'è nessuna vicenda Chelsea-Milan – attacca Ancelotti - si lavora molto di fantasia. Credo sia grottesco pensare che io possa fare una campagna acquisti per una società a cui non sono legato. Domani (oggi per chi legge, ndr) vedremo cosa succede, non credo che in caso di vittoria succederà niente, ma vedremo. E comunque domenica sarò da mio padre per festeggiare il suo compleanno. Certo, a volte mi sembra di vivere nel Grande Fratello, però durerà poco perché il 31 maggio è una scadenza vicina per tutti». Come dire: sono in nomination da una vita e la votazione decisiva è ormai prossima, anche se è lui stesso a rinviarla. Forse per rispetto alla società, nonostante gli ultimi screzi. «Credo sia inutile aspettare una telefonata da parte di Berlusconi - sostiene Ancelotti - perché la smentita è stata abbastanza decisa. E io credo alle sue parole». Con Ronaldinho ancora in panchina a Udine, anche se lo stesso Ancelotti spiega che «da parte della società la volontà è quella di tenerlo». Con Flamini che torna a centrocampo al posto dello squalificato Beckham, e Kakà e Seedorf dietro a una sola punta, con Inzaghi favorito nel ballottaggio con Pato. Serve un punto, anche solo per rinviare di qualche ora la festa dei cugini. Poi per parlare ci sarà tempo. Anche se qualche un parere su un amico non si nega mai: «Van Basten? Ha già una grande esperienza – dice Ancelotti -, ha allenato la nazionale olandese e l'Ajax. E' bravo a fare il suo lavoro».