Ferrari effetto domino: la Renault minaccia di andarsene
Il team guidato da Flavio Briatore si aggiunge, oltre che alle Rosse, anche a Toyota, Red Bull e Toro Rosso che nei giorni scorsi avevano protestato contro le decisioni unilaterali della Federazione. Tra i top team, insomma, deve ancora esprimersi solo la Bmw, mentre la McLaren ha ieri cercato di ritagliarsi un ruolo da mediatrice, con il boss della Mercedes Norbert Haug che ha parlato di «Formula Uno inimmaginabile senza la Ferrari» e ha auspicato «una soluzione di compromesso che convinca il Cavallino a tornare sui suoi passi». Diventa, a questo punto, sempre più importante l'incontro tra Max Mosley e Luca di Montezemolo - stavolta in veste di presidente della Fota - che si terrà a Londra nei prossimi giorni. Se non ci sarà una schiarita, la situazione precipiterà poiché le iscrizioni al prossimo Mondiale possono essere fatte solo dal 22 al 29 maggio. Pochi giorni per aggiustare tutto o sarà fuga. Montezemolo ha comunque ribadito che l'addio della Ferrari alla Formula Uno non significherà addio alle corse: «Le corse sono nel nostro Dna - ha scritto in una "lettera aperta" ai tifosi pubblicata sul sito internet - le nostre macchine correranno in altre competizioni dove troveranno l'entusiasmo e la passione di milioni di tifosi che ci seguono in ogni parte del mondo».