Petacchi inarrestabile
Petacchi ha battuto Mark Cavendish e questo in fondo è il meno: era la 25esima volta che lo spezzino alzava le braccia sotto un traguardo del Giro d'Italia, la questione non è prettamente numerica. Ciò che conta, in questa vittoria triestina, è il modo: senza treno, sbrigandosela da solo, a tu per tu col giovincello che gli vorrebbe sfilare il trono di re dei velocisti da sotto al sedere. E invece quel trono è ancora oggetto di contesa, perché quella vista a Trieste è stata una lezione di tattica, tempismo, potenza, e anche azzardo, che il ragazzo dell'Isola di Man ricorderà a lungo. La tappa, animatasi nel circuito finale dopo una fuga di Scarselli, ha vissuto momenti di tensione sulla salita di Montebello: una caduta a 6 km dall'arrivo ha frazionato il gruppo, e hanno perso 13" secondi Basso, Leipheimer e Scarponi tra gli altri. In cima alla salitella, il belga Gilbert ha provato la sortita, con Pozzato e Gasparotto pronti ad accodarsi: ma il gruppo dietro procedeva assai veloce, e ai 3 km ha annullato il tentativo. Non rimaneva che la volata: davanti a Cavendish era rimasto il solo Renshaw. Dietro di lui Petacchi, Swift, Davis e Farrar. Ai 250 metri con una botta fulminante Petacchi, conscio che l'unica via per fregare il folletto era anticiparlo, è partito deciso e ha affiancato la maglia rosa. L'ha superata sulla sinistra, e solo ai 200 metri Mark ha capito che era il caso di far qualcosa. Sfilato Renshaw, anche Mark è partito, andando dietro al più esperto collega italiano. In quel momento un'immagine si è profilata all'orizzonte: lo prende. 150 metri: lo prende. 100 metri: lo prende... 50 metri: lo prende? Se lo chiedeva pure Petacchi, visto che ai 30 metri lo spezzino, sorpreso dal fatto che Cavendish non fosse ancora arrivato ad affiancarlo, si è voltato un attimo verso il ragazzo. E lì ha capito che la nave era ormai in porto, che non rimaneva che attraccare, che Mark non l'avrebbe più raggiunto, e che si poteva dedicare una vittoria al figlioletto Alessandro Jr., che proprio ieri compiva un anno. E se vorrà regalare al bimbo un'altro sorriso, oggi Petacchi potrà bissare, visto che la Grado-Valdobbiadene (198 km, diretta Rai3 ore 15.30) si presta a un'altra volata.