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Ultimi sussulti di un torneo già concluso

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All'ufficialitàmanca pochissimo, nonostante la tradizione metta in guardia contro le trasferte a Verona, dove però il Chievo non esisteva ancora, ma insomma a Mourinho, sempre più divertente nelle sue conferenze della vigilia, mancano sei punti per non doversi più preoccupare dei risultati degli altri. Ha anche affermato di non avere in programma, tra le occupazioni serali, la poltrona davanti al televisore per la sfida di San Siro. Convince meno quando nega di fare il tifo per la Juventus, che potrebbe cancellare ogni ulteriore velleità del Milan, gratificato da una superiore condizione e da migliori disponibilità di organico, rispetto a Ranieri che colleziona guai e meriterebbe maggiore rispetto. Le duellanti della zona Champions affrontano entrambe trasferte non facili, nonostante il modesto livello di motivazioni comune all'Atalanta e al Catania, tranquille nel loro limbo, una volta vidimata la pratica della permanenza nell'alta società. Meno significativa la volata verso l'Uefa: coppa di latta, secondo Zamparini, al quale non so dare torto, anche se l'alternanza con la Champions evita almeno la catastrofe del giovedì sera. La Roma va a Cagliari, che in materia conferma qualche ambizione: non so quanto motivata, non so quanto distratta. Si è parlato pochissimo di calcio giocato, in questi giorni, i tifosi sognano meno travagliato futuro, certo le premesse non sono felici. La signora Sensi ha replicato infatti a Francesco Angelini in termini poco eleganti: e soprattutto privi di fondamento, l'industriale romano di pubblicità non avverte il minimo bisogno. Si rivedrà il duo Totti-Vucinic, la difesa assume più affidabile assetto, portiere a parte, difficile trovare incentivi psicologici per obiettivi comunque inadeguati alle ambizioni. La società afferma che Spalletti resterà al suo posto, molto meno convinto appare il tecnico, potrebbe cambiare idea se si verificasse una reale svolta in società. Alla vigilia, in campo le due finaliste di Coppa Italia: le seconde linee di Mazzarri, ex molto rimpianto, spianano la Reggina, molto più morbido il turnover laziale, ma non basta per negare all'Udinese la quinta vittoria a seguire e la rincorsa all'Uefa.

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