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Overdose di smentite e comunicati

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AFrancesco Angelini mi lega una lunga amicizia, nata dalla comune passione per il bridge, rafforzata dalla presenza di mio figlio nella squadra che miete successi in tutto il mondo. Da tempo, nel nostro ambiente, restava viva la speranza che Francesco si interessasse concretamente alla vicende della Roma. Ci hanno dunque restituito fiducia le sue parole di mercoledì, la disponibilità espressa, dopo lunga ritrosia, di dare una mano a quella Roma da sempre amata. Ed ecco, puntuale, il Comunicato, non occasionale la maiuscola in presenza di questo ricorrente, unico strumento di contatto col popolo dalla base di Trigoria, messaggi di cui il tifoso stenta a decifrare i significati reconditi. Stavolta, la presidenza giallorossa si affretta a smentire qualcosa che nessuno ha mai affermato, tanto meno l'industriale farmaceutico: che ha parlato di sondaggi bancari come testimonianza del suo interesse per un coinvolgimento nella società. Paritario, non da soccorritore nell'ombra. Talvolta il duopolio può dare buoni frutti, come ci ha insegnato la vicenda Sensi-Mezzaroma, in questo caso sembra comunque che la signora Rosella Sensi abbia perso di vista l'assist che le veniva offerto. Sarebbe bastato rivolgere a Francesco Angelini l'invito a un confronto diretto: ne sarebbe potuta nascere una trattativa seria e fonte di nuove speranze, magari un chiarimento più aperto sul futuro di società e squadra, mentre Spalletti sgambetta al fianco di Totti, ma forse ha già la testa rivolta a Torino. Da queste colonne la comune presa di posizione non è rivolta a una battaglia contro l'attuale gestione, si tratta soltanto di un baluardo a tutela di quei tifosi che della Roma rappresentano l'anima e anche le risorse presenti e future. Purtroppo, in crudele overdose di comunicati, anche chi scrive rischia di rassegnarsi, a braccetto con i tifosi vicini alla depressione.

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