Jankovic ko, avanza la Safina
RinoTommasi Mi piacerebbe prendermela con il pubblico romano che sta disertando la prova femminile degli Internazionali d'Italia oltre ogni più pessimistica previsione, ma dopo avere assistito ieri ad un incontro dei quarti di finale tra la bielorussa Victoria Azarenka e la estone Kaia Kanepi devo dire, con molto dispiacere, che gli assenti hanno avuto ragione. La partita in oggetto pone una seria candidatura per il peggiore incontro in tutta la storia dei nostro torneo. Che fossero in campo due giocatrici classificate tra le prime venti dal computer (addirittura numero 9 la Azarenka, n. 19 la Kanepi) conferma il pessimo momento che sta attraversando il tennis femminile non a caso rappresentato, al numero uno, dalla sorellona di Marat Safin, che è arrivata al vertice della classifica senza aver vinto una sola prova del Grande Slam. Nel primo set dell'incontro tra la Azarenka e la Kanepi ho contato 10 break in 12 games, altri tre ce ne sono stati nel secondo, mentre i doppi falli sono stati 16. Non era stato esaltante nemmeno il primo dei quarti di finale dove Jelena Jankovic, vincitrice delle due ultime edizioni, ha interrotto una striscia di 12 vittorie consecutive al Foro Italico. La Kuznetsova ha dominato il primo set ed è stata in vantaggio per 5 a 3 nel secondo, non è riuscita a chiudere ed ha rischiato il prolungamento al terzo perché la Jankovic ha sciupato due set-point. Nel decisivo tie-break ha giustamente prevalso la Kuznetsova, probabilmente la più in forma tra le favorite. Per fortuna dei coraggiosi spettatori la spagnola Martinez Sanchez, straordinaria sintesi della storia del tennis femminile del suo paese, ha offerto divertimento ed anche spettacolo con un tennis fatto quasi esclusivamente di palle corte. C'è mancato poco che offrisse anche una clamorosa sorpresa perché dopo aver vinto il primo set ha avuto tre palle per il 4 a 1 nel secondo prima che la Safina riuscisse a prenderle le misure e ad evitare una clamorosa eliminazione. Come sempre in queste situazioni la partita è finita lì. Molti applausi alla Martinez Sanchez, la Safina in semifinale a difendere il primo posto in classifica. Venus Williams non era stata un modello di continuità nelle sue precedenti partite. Ieri sera invece non era in vena di concessioni ed ha affrontato la polacca Agnieszka Radwanska, contro la quale aveva perso 6-3, 6-0 tre anni fa in Luissemburgo, con molta determinazione. Il risultato è stato quasi identico (6-1, 6-2), questa volta però a favore di Venus che ha mancato un match point sul 5 a 1 del secondo set. Nelle semifinali odierne (Kuznetsova-Azarenka ma soprattutto Venus-Safina una buona occasione per giocatrici e pubblico di riscattarsi dopo un avvio di torneo non molto brillante.