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Un socio per Rosella Sensi Angelini vuole la Roma

Rosella Sensi e Francesco Angelini

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Sembrava finita. L'uscita allo scoperto del numero uno giallorosso Rosella Sensi dopo la contestazione post-Chievo e successive lacrime. L'uscita allo scoperto del numero uno giallorosso Rosella Sensi dopo la contestazione. La smentita di Friedric Flick il magnate tedesco che era stato associato al futuro passaggio di mano. Quindi le parole di Fiorentino vicepresidente di UniCredit che aveva di fatto gettato l'ennesima «ciambella» alla famiglia Sensi. Poi, ieri, all'improvviso la svolta: Francesco Angelini, a capo dell'omonimo Gruppo farmaceutico, sarebbe pronto a prendere la Roma, o almeno ad entrare in società con Rosella & Co.. Più o meno quello che Rosella Sensi aveva auspicato poche ore prima.   Un ingresso in grande stile, che sarebbe però vincolato dalla possibilità di «contare» all'interno della società con una quota, se non maggioritaria, almeno molto sostanziosa. Il Gruppo Angelini è stato più volte in passato associato alle sorti della società giallorossa, ma era sempre rimasto ai margini della trattativa: alla finestra aspettando già ai tempi dei Russi della Nafta Movska. Francesco Angelini, sessantaquattr anni laureato in Famacia, tifosissimo della Roma, è a capo di un vero e proprio impero economico di famiglia dal 1993. È appassionato di Bridge nel quale è un vero e proprio campione e membro della nazionale italiana.Nel 2003, in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno, è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.   La discesa in campo del colosso farmaceutico apre, ovviamente, nuovi scenari proprio nel giorno in cui il tedesco, magnate e storico dell'arte Gert-Rudolf Flick aveva smentito la trattativa. «Questa è proprio una bufala», ha sentenziato Flick a un settimanale tedesco. «Non conosco la As Roma c'è un avvocato che si chiama Volker Flick, che sta portando avanti le trattative per i romani», ha quindi commentato Gert-Rudolf Flick, spiegando però di non avere alcun rapporto di parentela con il legale. E, come se non bastasse a smontare tutto quanto detto e scritto finora, arrivano anche le dichiarazioni di Paolo Fiorentino vicepresidente di UniCredit. «Non ho evidenza di trattative avanzate. Seguiamo la vicenda Roma che è gestita a tutti i livelli dalla famiglia Sensi in continuità e discontinuità. Ritengo che la famiglia stia valutando le cose giuste da farsi. Tutti desidereremmo cose fantastiche poi bisogna scoprire anche la possibilità di realizzarle». Già e adesso a Roma i sogni potrebbero iniziare a diventare realtà. Tiziano Carmellini

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