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Ranieri il favorito per il dopo-Spalletti

Spalletti e Ranieri

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{{IMG_SX}}Ci credono anche i bookmakers: quotata a 2.85 l'inversione di panchine sull'asse Capitale-Torino. Di concreto, però, c'è ancora molto poco. Ufficialmente il club giallorosso non sta cercando un nuovo allenatore. In realtà qualcuno ha iniziato a ragionarci da tempo e ha accelerato i suoi pensieri dopo le ultime «sparate» di Spalletti contro la società. «Resterà con noi - assicura il dt Bruno Conti - anche il prossimo anno. Ha un contratto fino al 2011 e finora non ci ha detto nulla. Non voglio neanche pensare all'ipotesi che vada via, quindi non mi pongo il problema». In questo momento la Roma non può dire altro. Deve essere infatti il toscano ad uscire allo scoperto perché l'attuale proprietà non ha la minima intenzione di licenziarlo e trovarsi poi costretta a pagare due allenatori contemporaneamente. Spalletti, dal canto suo, non può dimettersi fino a quando sarà certo di sedere su una panchina importante il prossimo anno.  È il gioco delle parti da cui nessuno vuole uscire sconfitto. La scappatoia della rescissione consensuale con annessa «buona uscita» resta una strada praticabile. Ieri mattina il tecnico si è presentato regolarmente al «Bernardini» per dirigere l'allenamento. Ad aspettarlo c'era un tifoso che aveva attaccato sul cancello d'ingresso uno striscione con su scritto «Spalletti dicci la verità». Frase poi urlata al diretto interessato appena sceso dalla macchina. «Ma che verità ti devo dire...» la risposta seccata di «Lucio». In attesa delle mosse del tecnico, Pradè e Bruno Conti sfogliano la margherita per non farsi trovare impreparati nel momento in cui servirà un successore di Spalletti. Il nome di Claudio Ranieri è ai primi posti per una serie di motivi: romano, apprezzato dalla società per il suo stile sempre pacato e abituato a piazze importanti. L'ingaggio un altro punto a suo favore: a Torino guadagna poco più di un milione di euro, la metà di quanto prende ora Spalletti. Ormai scaricato dalla Juventus, Ranieri difficilmente direbbe no a una proposta della Roma, la squadra che in cuor suo ha sempre sperato di allenare. Tra i colleghi più esperti sul mercato c'è Roberto Mancini, che si sarebbe già proposto indirettamente ai giallorossi, assicurando di essere pronto a ridursi lo stipendio rispetto a quello garantito da Moratti. Ma il suo passato targato-Lazio complica tutto in partenza. Se sarà scelto un giovane, il favorito sembra Giampaolo del Siena. Alla Roma piacciono le sue idee tattiche e la capacità di puntare sui giovani. Che saranno fondamentali per ripartire. Più staccato c'è Allegri, corteggiato anche dal Milan. Ma la poca esperienza che ha accumulato in serie A rappresenta un punto interrogativo. Ale. Aus.

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