Manchester, che spettacolo

Le porte di Roma si spalancano all'avanzata imperiosa del Manchester United, che in soli undici minuti liquida l'Arsenal spegnendone furori e velleità di rimonta. E pensare che i Gunners in casa non perdevano da 24 partite. Troppo forte questo Manchester, che alla tecnica dei suoi assi abbina la concretezza e la praticità delle grandi squadre, al pari delle quali ha anche una notevole dose di fortuna, che non si capirà mai quanto sia cercata o casuale. All'8', infatti, passa in vantaggio con un diagonale di Park propiziato da uno scivolone di Gibbs. E chissà quanto Wenger avrà maledetto l'abitudine molto inglese di annaffiare il campo prima della partita. Per l'Arsenal, che già doveva recuperare lo 0-1 dell'andata, è stata una mazzata, ma il peggio doveva ancora venire. All'11', con una punizione delle sue, C.Ronaldo uccellava Almunia, che si aspettava il cross. A quel punto la partita era finita e tutto l'entusiasmo che i tifosi dei Gunners avevano mostrato all'ingresso in campo delle due squadre è andato a farsi benedire, così come le migliaia di bandierine col cannone che avevano sventolato. Dopo il 2-0 il Manchester si è rimesso nella sua metà campo come se nulla fosse per far sfogare la poca rabbia rimasta in corpo all'Arsenal, chiudendo tutti gli spazi e pronto a colpirlo di nuovo in contropiede. Un giochino che per poco non gli è riuscito al 18' con Rooney (sul tiro del quale Almunia si è dovuto superare per evitare il 3-0) e al 7' della ripresa, quando il portiere si è ripetuto su C.Ronaldo, che al 16', però, lo ha superato chiudendo la più classica delle ripartenze. Insomma, dominio assoluto dei Red Devils, che approdano alla loro seconda finale consecutiva. Se dovessero bissare anche il successo dello scorso anno diventerebbero la prima squadra in assoluto ad averla vinta per due volte di seguito. A Roma, però, arriveranno col rammarico per l'assenza di Fletcher, equilibratore di centrocampo espulso da Rosetti al 74' per un fallo da rigore (che probabilmente non c'era) commesso da ultimo uomo. Van Persie lo trasformava mentre Ferguson stava imprecando per la decisione del nostro arbitro.