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In caso di esonero Ciro Ferrara potrebbe prendere il posto di Ranieri

Claudio Ranieri

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In effetti, quando sono usciti due piedi buoni come Del Piero e Camoranesi, i loro sostituti, Poulsen e Marchionni, non hanno alzato il tasso dinamico della squadra. È anche per questo che l'argentino ha attaccato Ranieri nell'intervallo. Oggi il suo procuratore, Sergio Fortunato, dai microfoni di Radio Radio, spiega: «Per Mauro l'episodio non avrà strascichi (è solo in arrivo una salata multa, ndr). Però ci vuole più rispetto e si deve capire che è stato schierato in un ruolo non suo. La squadra è nervosa per aver perso il secondo posto e perchè rischia il terzo». Nella bufera bianconera, soffia anche il vento del fattore tempo: nelle ultime ore, la dirigenza si interroga se confermare Ranieri, con il rischio di perdere tutto, oppure scegliere la terapia-choc di affidare la squadra a Ciro Ferrara, per salvare l'accesso alla Champions. Queste circostanze avevano fatto pensare a un Cda straordinario per decidere come andare avanti. Ma il club torinese smentisce seccamente. Anche perchè l'occasione c'è: un Cda già fissato il 12 maggio. Sarà uno spartiacque fondamentale domenica prossima: se la Juventus perde a San Siro e la Fiorentina sale a -2, tutto diventa possibile. Lo sarebbe a maggior ragione se la squadra facesse anche una figuraccia, senza nemmeno combattere. Il tempo stringe due volte, per la campagna acquisti, che proprio in questi giorni entra nel vivo: non si sa infatti su quali risorse finanziarie potrà contare la squadra. Per i giocatori di spessore ormai la Juventus senza Europa non ha più richiami particolari, un esempio su tutti Diego. Dopo la mossa infelice della dirigenza, il pranzo Lippi-Blanc in un locale molto noto, desta perplessità anche quella di fare effettuare a Cannavaro le visite mediche ieri lontano da Torino, quasi temesse l'ostilità manifestata ieri dagli spalti degli ultras (la parte torinese delle visite si è completata oggi). Ma se davvero c'è imbarazzo, non trova spiegazioni perchè se il club ritiene di aver operato la scelta giusta, è legittimo che la rivendichi a testa alta. Cannavaro prima o poi si dovrà presentare a Torino e la Juventus dovrà prenderne le parti ufficialmente, spiegando ai tifosi che sbagliano a etichettare come mercenario il campione del mondo, già sfortunato di suo in quanto arrivato a Perugia con sei gol blaugrana sul groppone. Ma la grande accusata di ieri (già da un mesetto, però) è la condizione atletica: il Lecce correva il doppio e i bianconeri sembravano pensionati, un fatto inaccettabile per una squadra che da un mese non ha più impegni internazionali infrasettimanali e aveva in campo giocatori come Camoranesi, Zanetti, Poulsen, Iaquinta, De Ceglie che hanno nelle gambe la metà delle partite degli altri, in quanto fermi a lungo per infortunio. Nessuno offre spiegazioni, in proposito. Ma ormai nel tritacarne dei tifosi delusi ci sono perfino i campioni del mondo, come Camoranesi e Cannavaro: è un titolo che evidentemente non basta più a inorgoglire gli juventini frustrati di oggi.

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