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Tripletta di Milito, la Samp si arrende

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Una battaglia fisica e sportiva decisa dalla tripletta di Milito, già protagonista all'andata e dagli errori della terna arbitrale, che convalida l'1-1 di Campagnaro e il 2-1 del «Principe» apparentemente viziati da fuorigioco. Per i rossoblu si tratta di una vittoria fondamentale nella corsa al quarto posto con la Fiorentina, che resta solo un punto più su. La Samp parte forte e sorprende il Genoa, ma non riesce a concretizzare. Cassano, tartassatissimo, è quasi sempre fermato col fallo e Pazzini non ha una palla che è una da sfruttare. Dopo 20' blucerchiati, però, cresce il Grifone, che pian piano prende in mano la gara e chiude la Samp nella sua metà campo. La partita si infiamma alla mezzora: al 27' Cassano calcia alto dopo una palla persa in disimpegno da Biava su Palombo, mentre al 29' Milito impegna Castellazzi in tuffo con un gran tiro dal limite e sull'angolo conseguente sempre l'argentino porta in vantaggio i grifoni. Due minuti dopo Criscito sfiora il raddoppio. La Samp si difende e basta, ma all'ultimo dei tre minuti di recupero trova il pari, contestatissimo dai genoani per la punizione (a loro giudizio invertita) da cui nasce e l'offside di Campagnaro, goleador di giornata. L'episodio carica ancora di più un match vissuto fin dall'inizio sull'orlo dei nervi. Al rientro in campo la Samp ha l'occasione del 2-1 prima con Sammarco e poi con Pazzini, ma le rispettive conclusioni finiscono alte sulla traversa. Come nel primo tempo la Samp parte forte e al 13' il Genoa rischia di perdere Biava, che rifila un pugno in pancia a Delvecchio. Il genoano andava espulso. Sorte che toccherà nel finale a Ferrari. Poi cresce il Genoa, che ancora alla mezzora, come nei primi 45', ripassa in vantaggio. Tesissimo il finale, con due risse in area genoana che finiscono con i cartellini rossi a Ferrari, Campagnaro e Motta. Poi Milito fa il 3-1 e il Genoa festeggia la doppia vittoria nel derby che non conquistava dal 1964-'65 e continua a sognare.

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