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Sotto la maglia il nulla

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Cisi domanda da quali basi si potrà ripartire in assenza di certezze: quale organico, quali disponibilità, quale nocchiero al timone? Quando i club di rispettabile livello, a questo punto, i loro programmi li hanno, se non definiti, già largamente delineati, la Roma propone fin troppi interrogativi, nessuno incoraggiante. Ma intanto il campionato, archiviato il nuovo trionfo interista nonostante il Milan confermi il suo momento magico, regala almeno qualche palpito nella zona rossa, con la caduta del Torino a Firenze e il pari del Lecce in casa di una Juve i cui tifosi alzano ulteriormente i toni del loro malcontento. Per l'Europa che conta, ancora la Fiorentina in «pole», ma il Genoa risorge nel derby con la tripletta di Milito. Tanti nervi, risse continue nel finale, tre espulsi, su Cassano caccia all'uomo per tutta la partita, soltanto la cornice all'altezza. Nella sfilata dei tecnici sul palcoscenico di Sky a fine partita, vivamente rimpianta l'assenza di Josè Mourinho, il solo che ci salvi dalla banalità. Si è riusciti perfino a sollecitare una polemica tra Camolese e Prandelli, restii ad abboccare, sul gol annullato al Torino all'ultimo minuto, qualcuno ne sosteneva perfino la regolarità. Nei fatti, un granata in fuorigioco era sulla traiettoria del tiro diretto verso Frey, partecipazione attiva, l'annullamento è roba da «Manuale del piccolo arbitro». Più divertente il siparietto con Ballardini, placcaggio su un cagliaritano finito oltre la linea laterale in piena corsa, difficile pensare a un atteggiamento scorretto, Celi ha scelto la drammatizzazione, mostrando il rosso all'allenatore. Gianfranco Giubilo

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