Seppi ok, Bolelli delude
Ci hanno promesso per oggi un tempo migliore: ne avremo bisogno per rimettere in linea un evento per ora piuttosto sfortunato. Nel clima ma anche nei risultati, almeno per quanto riguarda i nostri giocatori. Data per scontata la sconfitta subita da Cipolla contro Cilic ci aveva delusi la sconfitta di Starace di fronte ad un avversario non impossibile, ci ha quasi indignati quella subita ieri da Bolelli di fronte al tedesco Kohlschreiber, classificato appena due posti davanti a lui e quindi ritenuto alla portata del nostro giocatore. C'è modo e modo di perdere una partita ma il punteggio subìto da Bolelli e soprattutto il parziale di 14 games a 2 registrato a partire dal 5 a 2 per il nostro giocatore nel primo set non può essere giustificato con la banale considerazione che nel tennis e nello sport ci possono essere delle giornate negative. Tanto più quando si è cercato di dare a questa partita un significato polemico che si è poi trasformato in un boomerang. Ma di questo preferisco occuparmi a parte. Il bilancio dei nostri giocatori stava diventando drammatico quando Seppi ha perduto il primo set contro l'americano Querrey che dopo aver vinto il primo set è stato in vantaggio per 3 a 1 nel secondo. In qualche modo Seppi ha saputo recuperare ed ha finito per vincere abbastanza nettamente il terzo assicurandosi un match di prestigio contro Nadal. La giornata ha lasciato pochi altri argomenti se non le sconfitte di Safin e Berdych. Safin dopo aver vinto il primo set ed essere stato in vantaggio nel secondo ha finito per cedere di fronte a Robredo. Safin ha dichiarato che questa sarà l'ultima stagione della sua carriera ma ci rimane il rimpianto che un giocatore delle sue qualità abbia vinto molto meno di quanto avrebbe potuto. Ricordando il modo in cui Safin aveva nascosto la palla a Sampras in una finale dell'Open degli Stati Uniti ed aveva battuto Federer in una indimenticabile semifinale dell'Australian Open, per anni ho continuato a scrivere che nella giornata giusta Safin avrebbe potuto battere chiunque. Il problema è che di giornate giuste ne ha avute molto poche a parte quelle che ho appena ricordato. In quanto a Berdych vuole evidentemente affermarsi come il giocatore meno affidabile del circuito o almeno come quello che più di ogni altro sta sciupando il proprio talento. Ieri ha perso contro il tedesco Zverev, (n. 76) dopo aver sciupato un match point.