Hamilton e McLaren rischiano grosso
Il giorno del giudizio per la McLaren-Mercedes e per il campione del mondo Lewis Hamilton. Il team di Woking ed il pilota inglese sono infatti oggi a Parigi per sottoporsi al giudizio del consiglio mondiale della federazione internazionale, chiamati a rispondere delle bugie dette dal pilota dopo il Gran Premio d'Australia, allo scopo di provocare la penalizzazione di Jarno Trulli (Toyota) per un sorpasso effettuato ai suoi danni in regime di safety-car e bandiere gialle nel corso della prima gara del Mondiale di Formula 1 disputata a Melbourne il mese scorso e così salire sul podio al posto proprio dell'italiano. Hamilton disse ai commissari di gara di non avere rallentato appositamente per far cadere Trulli nel sorpasso-trappola, ma fu 'incastrato' dalle registrazioni delle conversazioni con il muretto dei box e dalla telemetria. Hamilton rischia ora una squalifica o una sanzione in punti (ne ha conquistati appena 7 nelle prime quattro gare ed è a -22 dal connazionale Jenson Button che guida la classifica iridata con la sua BrawnGp). Un altro scenario lascia ipotizzare una doppia sanzione per il pilota, squalifica di una gara (il prossimo appuntamento è il Gran Premio di Spagna il 10 maggio) e la sottrazione dei punti sin qui conquistati, mentre la peggiore delle ipotesi vede una squalifica per tutta la stagione imposta al pilota e al team. L'ultimo team a subire una sanzione simile fu la BAR nel 2005 per un serbatoio extra montato in maniera fraudolenta sulle sue monoposto. Hamilton e l'ex-boss del team Ron Dennis non sono attesi a Parigi, con il compito di difendere la squadra affidato al solo Martin Whitmarsh, l'attuale direttore della scuderia. Saranno poi presenti anche il presidente della FIA Max Mosley ed il patron della Formula 1 Bernie Ecclestone. Messo davanti all'evidenza delle bugie dette ai commissari, Hamilton si era successivamente scusato riferendo di essere stato "indotto" alla menzogna dal direttore sportivo Dave Ryan, accusato dalla stessa McLaren di avere ideato il piano di sua iniziativa.