Barcellona-Chelsea pareggio deludente
Franco Bovaio La prima semifinale di Champions tra Barcellona e Chelsea è una vera delusione. Spettacolo zero, arbitraggio pessimo e campioni in ombra. Il gigantesco catenaccio degli inglesi imbriglia il gioco degli spagnoli impedendogli, a dimostrazione che quando trovano squadre organizzate e ben messe in campo vanno spesso in sofferenza. Altra cosa il Chelsea di Hiddink rispetto alla scombinato Bayern Monaco dell'esonerato Klinsmann, che qui ne prese quattro in un tempo. L'olandese è una volpe del calcio internazionale ed arriva in Spagna sapendo di dover spezzare il gioco del Barcellona alla fonte. Così ordina ai suoi di pressare alto sui portatori di palla spagnoli e li dispone con un accorto 4-5-1 che assomiglia molto al vecchio catenaccio. L'avesse fatto una squadra italiana sai le critiche. In alcuni momenti ci sono dieci giocatori del Chelsea dietro la linea della palla col solo Drogba oltre quella, pronto a sfruttare un rilancio dei suoi o un errore dei difensori spagnoli. Situazione, quest'ultima, che si verifica al 39', dopo un lungo, ma sterile, dominio del Barcellona. Sulla mancata chiusura di Marquez (che nella ripresa si infortuna), Drogba si trova a tu per tu con Valdes, che respinge due volte le conclusioni dell'ivoriano prima che Piqué salvi in angolo. E tutto il Nou Camp tira un lungo sospiro di sollievo, come si sente in modo evidente dal brusio degli spettatori. Il dominio territoriale del Barça e il suo lungo possesso palla non trovano sfogo nelle invenzioni di Messi, un po' in ombra e nella profondità di Eto'o, spesso imbrigliato nella rete difensiva creata da Hiddink. Solo Henry tenta qualche buon dribbling, ma quando entra in area diventa evanescente. Il Chelsea rinuncia ad ogni iniziativa e sta troppo sulle sue. Ma stavolta, più che lo spettacolo, conta il risultato, che va portato a casa in ogni modo. E pazienza se Ballack deve fare il mediano alla Gattuso e Lampard sparisce dal gioco finendo con l'imitarlo. La fantasia ci andrà un'altra volta al potere e Hiddink, più che olandese, sembra uno dei nostri, a dimostrazione che nel football si vive di luoghi comuni e che alla fine tutto il calcio è paese. Nella ripresa si prosegue sullo stesso tema e l'occasione del Barça arriva al 25' con una bella accelerazione di Eto'o che si chiude con una gran parata di Cech. Poi c'è un dubbio contrasto in area tra Bosingwa ed Henry che forse viene tirato giù. poteva essere rigore, ma non per Stark. Al 91' Bojan, entrato al posto di Eto'o, si mangia il gol di testa ad un metro dalla porta e al 93' Hleb, subentrato ad Henry, lo imita. Lo 0-0 sembra favorire il Chelsea, ma dal Barcellona c'è da attendersi di tutto. Anche una vittoria a Londra, dove i Blues dovranno scoprirsi per forza per cercare il gol della qualificazione. E negli spazi Messi, Eto'o ed Henry potrebbero fare molto male.