Roma travolgente sogna il secondo posto
{{IMG_SX}} La Virtus è tornata. Serviva, per certificare la guarigione di una squadra a lungo schiava di infortuni e condizione precaria, il grande colpo materializzatosi nella travolgente vittoria su Milano, reduce da 8 successi consecutivi. L'AJ è stata spazzata via da una Lottomatica solida e bella, capace di costruire un successo, cui l'83-71 finale non rende giustizia, su una difesa che è stata un condensato del meglio di questo decisivo fondamentale. Gentile ha stravinto la sfida con il dirimpettaio Bucchi, ex fischiato come Hawkins, ordinando un asfissiante pressing sui registi avversari. Dopo un avvio in cui il motore virtussino ha un po' battuto in testa, 4-10 per l'AJ, i primi rinforzi alzatisi dalla panchina hanno fatto cambiare la musica. Il punteggio segnava 10-15 quando Becirovic e De La Fuente, presenti come Brezec (7 rimbalzi per lui) nonostante problemi fisici, hanno sostituito Jennings e Douglas. Roma ha ingranato le ridotte e rombando s'è arrampicata sulla partita dilagando. Vitali, Price e Sangarè sono stati irretiti dalle trappole capitoline e dietro Hutson, Brezec e Gigli, con l'ausilio di capitan Tonolli, che però ha chiuso dolorante per una distorsione a un ginocchio, hanno alzato una diga. Nelle continue rotazioni per non abbassare l'intensità Gentile ha trovato sempre interpreti decisivi, come Giachetti e Douglas, e così Roma, trascinata dall'impeto offensivo, che delle volte rasenta i limiti di un pericoloso egoismo, del tarantolato Jaaber ed orchestrata con sagacia da Becirovic, ha toccato il + 24 (76-52) e poi amministrato. Con questo convincente successo, di fronte ad oltre 6000 spettatori, il terzo posto è blindato ed il secondo, che sembrava sfuggito, possibile. Servirà fare bottino pieno nelle prossime due, ad Avellino e poi Cantù in casa, sperando che La Fortezza Bologna - che ieri si è aggiudicata l'Eurochallenge, primo trofeo europeo di una squadra italiana dopo sette anni di digiuno - cada almeno una volta nelle sfide che le restano da giocare. Nel dopo partita il presidente della Virtus Toti ha voluto precisare sulle voci di un presunto disimpegno del gruppo Lamaro. «C'è chi è a conoscenza di notizie che io non so». Quindi sul possibile ingresso di nuovi soci. «Se ci fosse qualcuno pronto ad aiutarci per rendere ancora più competitiva una squadra che è comunque al vertice ben lieti di accoglierlo».