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Ferrari: 3 punti di speranza

Gran Premio di Formula Uno Bahrain-Sakhir 2009

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Poi, forse, capisce che esultare per un sesto posto non è proprio quanto più si addice a una Ferrari, e allora evita almeno di agitare il pugno in aria. Ma la sensazione è chiara: è quella della fine di un incubo. In Bahrain arrivano i primi tre punti del Mondiale per la Ferrari. Un segnale di speranza soprattutto in vista di quello che potrà accadere tra due settimane a Barcellona, quando anche le Rosse dovrebbero avere i «famigerati» diffusori col buco e il divario tra i primi potrà ulteriormente ridursi. Divario che, ieri, nel primo gran premio in condizioni atmosferiche «normali», si è dimostrato ancora una volta decisivo. Ha vinto Button sulla Brawn, allungando ulteriormente in classifica generale. Secondo Vettel su Red Bull e terzo Jarno Trulli, che partiva dalla pole con la sua Toyota ma di più, probabilmente, non poteva fare. Il tutto in un gran premio che, senza la pioggia, ha perso anche tutte le emozioni che avevano contrassegnato le prime tra gare. Nonostante i progetti di Ecclestone e Mosley, insomma, è tornata la «Formula Noia» degli ultimi anni, con i sorpassi più importanti tutti decisi ai box e le tattiche di gara a farla da padrone. In partenza Trulli si fa bruciare da Glock, Button supera Vettel e le Ferrari scattano bene. Alla prima curva, però, Massa e Raikkonen si toccano con il brasiliano che ha la peggio: danneggia l'alettone anteriore e deve fermarsi subito ai box per cambiarlo, finendo così ai margini della gara. Raikkonen, invece, difende strenuamente la settima posizione. Le due Toyota allungano su Button ma non quanto sarebbe necessario per mettersi al riparo da eventuali sorprese alla prima tornata di pit stop. L'inglese della Brawn, infatti, ha più benzina, si ferma qualche giro dopo e conquista la prima posizione che, in pratica, non cederà più fino alla fine. Anche Raikkonen parte con il serbatoio molto carico e, grazie alla tattica di gara, quando tutti gli altri piloti rientrano per il secondo pit stop fa riassaporare addirittura alla Rossa l'ebbrezza di stare al comando per qualche giro. Il momento decisivo nella gara del finlandese è, però, quando cambia gomme per la seconda volta. Esce dai box mentre sta sopraggiungendo Glock, viene superato ma poi, grazie a una manovra coraggiosa e al redivivo kers, si riprende il sesto posto che terrà fino alla fine, nonostante il tedesco della Toyota stesse montando il quel momento le più vantaggiose gomme morbide. Finisce la tournèe asiatica della Formula Uno con Button e la Brawn che hanno scavato il solco nella classifica piloti e costruttori. In Europa, con le novità aerodinamiche che tante squadre presenteranno, i valori in pista però potrebbero cambiare. Ma, prima, c'è la riunione del Consiglio Fia a Parigi il 29 aprile sul caso McLaren. Per le menzogne raccontate dopo il gp d'Australia, le Frecce d'argento rischiano addirittura l'esclusione dal Mondiale.

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