Prandelli: risponderemo sul campo
Comunquenon sarà una partita per noi decisiva». Alla vigilia della gara con la Roma Cesare Prandelli non ha dubbi: mai come ora bisogna badare al sodo. «Veniamo da una settimana un po' tesa e anche per questo - dice il tecnico viola - dobbiamo reagire, non dobbiamo essere passivi ma giocare con grinta, generosità e voglia di superare ogni limite. Come già detto domenica, io al quarto posto ci credo». Inevitabile un cenno allo striscione polemico della curva Fiesole dopo la figuraccia di Udine. «I nostri tifosi avrebbero dovuto avere una reazione diversa perché qui non c'è da rifondare proprio nulla». La risposta che conta dovrà arrivare oggi sul campo e pure sugli spalti, dove sono previsti oltre 35.000 spettatori, compresi circa tremila romanisti. Per il tecnico viola non sarà una gara decisiva: «Tutto si deciderà all'ultima giornata. E non si dovrà parlare di fallimento per chi fra Genoa, Fiorentina e Roma non riuscirà a centrare l'obiettivo». Non si fida dei giallorossi: «Hanno qualità, esperienza e un Totti che è sempre un valore aggiunto: mi auguro per noi che non giochi». Battere la Roma permetterebbe ai viola di tenerla a distanza ma anche di sfatare un tabù: i Della Valle mai finora hanno battuto i giallorossi. Prandelli vede Spalletti ancora alla guida della Roma: «Luciano è un amico, penso che resterà in un progetto ancora vincente». Capitolo formazione. Contrariamente al solito Prandelli la snocciola per intero: rispetto a Udine le novità sono il rientro di Montolivo e Comotto, e l'impiego più avanzato di Vargas a sostegno di Gilardino, insieme a Semioli e Jovetic. Tra i convocati c'è l'attaccante primavera Maritato (Bonazzoli non è al top) ma non Jorgensen, out insieme con Mutu, Santana e Felipe Melo.