Processo alla Juve ma la società conferma il tecnico
Più insulti misti a rassegnazione sui tanti forum on line: la reazione del popolo juventino all'eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Lazio si è esaurita nella rabbia di giovedì sera. Quando il clima era pesante davvero e quando Buffon ha firmato una specie di resa: «Due anni fa sono rimasto con il cuore, ma non sempre basta quello per vincere». Tradotto: io ho fatto il mio, ma qualche errore è stato fatto in altre sedi e adesso siamo ridotto a questo punto. Un punto che non è di non ritorno semplicemente perché lo sport prevede sempre rivincite e propone possibilità di riscatto per tutti: di sicuro questa è una Juve che va ripensata da cima a fondo. I senatori sono quasi tutti alla frutta e non è da escludere che il prossimo anno – eccezion fatta per Del Piero – i vari Trezeguet, lo stesso Buffon e Camoranesi possano cambiare aria. In più, Nedved ha già annunciato il suo addio al calcio: si volterà pagina una volta per tutte, insomma. Con almeno un anno di ritardo e con un allenatore che, al di là delle smentite giunte anche ieri, dovrebbe essere nuovo. L'accoppiata Lippi-Conte non potrà essere anticipata di un anno: quindi o si sceglierà di far diventare subito «grande» Conte, oppure si virerà con decisione su uno tra Spalletti, Gasperini e, perché no, Ferrara. Anche se ieri è arrivata la smentita ufficiale del club.