Rebellin l'eterno, trionfo sul Mur d'Huy

Sanremo, Fiandre, Gand, Roubaix, Amstel: 5 grandi classiche passate senza un successo italiano, e il 2009 che si profilava come un'annata magra per i nostri colori, che al massimo avevano piazzato Pozzato secondo nella Roubaix (poi 3 quinti posti: Petacchi alla Sanremo, lo stesso Pozzato al Fiandre, Cunego all'Amstel). Delusione e rimpianti per chi si è ritirato (Bettini), chi è infortunato (Ballan), chi è fermo per altri motivi (Riccò), ma a salvare la baracca arriva a un certo punto un vecchietto forse mai stato giovane (sempre serioso, sempre posato, sempre misurato), che nella carriera si è a volte fermato sulla soglia del grandissimo risultato (vedi Olimpiadi di Pechino), ma che a 37 anni (quasi 38) continua a ottenere vittorie strepitose e per nulla banali. Come tutti avranno capito (o, più semplicemente, come si evince dal titolo in alto...) il personaggio del giorno è Davide Rebellin. Ma anzi facciamolo personaggio del mese, dell'intera stagione, dell'anno, perché quest'infaticabile vicentino è la rappresentazione stessa del ciclismo italiano, una volta che Bettini, suo antico sodale (che gli deve giusto un paio di titoli Mondiali), ha abbandonato l'attività. Nella Freccia Vallone di ieri, Davide ha usato la testa (come sottolineato dal suo gesto d'esultanza) e lasciato sfogare tutti quelli che si volevano sfogare: tanto le carte si sarebbero messe in tavola sul Mur d'Huy, asperrima salita posta all'arrivo, e non prima. D'altro canto, la Diquigiovanni-Androni ha ben giocato nel finale le sue mezzepunte: prima il colombiano Serpa, poi il marchigiano Scarponi, hanno dato vita a interessanti attacchi che hanno permesso al capitano e al resto della squadra di controllare senza sprecare energie. E quando a Huy Evans ha alzato il ritmo, solo Andy Schleck e Rebellin hanno risposto a tono: ai 200 metri, l'australiano ormai boccheggiante, Davide ha poi sparato tutto, battendo il giovane Andy e Cunego, rinvenuto bene da dietro per la terza posizione. Le rivincite sono fissate per domenica nella Liegi.