La Lottomatica torna a volare
Nella giornata più difficile, costretta a rinunciare dall'inizio a Gabini, Brezec e De La Fuente e in corso d'opera, per un problema muscolare, a un Becirovic che si era dimostrato il perfetto metronomo di un avvio con i fiocchi, la Virtus Roma ha chiamato a raccolta tutte le sue energie sommandole a una dose industriale di cuore. E ha così spezzato la serie di quattro sconfitte consecutive in trasferta violando il campo di Montegranaro 75-84, risultato che le consente di agganciare la Virtus Bologna in seconda posizione per uno sprint finale per la piazza d'onore cui parteciperà anche Milano, che proprio domenica prossima sarà a Roma per un big-match da palati fini. Vittoria di gruppo, su cui però si staglia la solidissima partita del migliore, Andre Hutson, capace di far saltare i piani difensivi di Finelli con la sua immarcabile pericolosità che lo ha portato ad essere micidiale da 2 (9-11) da 3 (1-1) e dalla lunetta (3-3). Molto bene, e finalmente decisivo nel caldissimo finale, Ruben Douglas, così come essenziale e solida è stata la prova di Giachetti e Gigli (9 rimbalzi per lui). Ma sarebbe delittuoso non ricordare l'intensità difensiva, che le cifre non premiano, di capitan Tonolli, così come le fiammate di Jennings e Datome, mentre la continuità di Ibby Jaaber non fa più notizia. Applausi alla squadra quindi e soprattutto a Nando Gentile, mai in affanno nei cambi e pronto a trovare le alchimie giuste per riportare alla vittoria lontano dal legno del PalaLottomatica i suoi. Roma è partita a razzo, 2-16 con la santabarbara da 3 a ferire la difesa dei marchigiani, e da quel momento non s'è mai trovata ad inseguire. È stata brava a reggere l'urto dei due ritorni più prepotenti dei padroni di casa capaci di non farsi travolgere dall'ondata di piena dei capitolini. Il primo è stato arginato con freddezza dalla Virtus mentre il secondo, quando il cronometro segnava 4'28'' dell'ultimo periodo, ha dato l'impressione di poter far svanire l'impresa. La Premiata, quando già Becirovic aveva salutato l'incontro, è arrivata a - 1 (62-63) ma nel momento più difficile Gentile ha mischiato la zona con la uomo frenando il meccanismo della squadra di Finelli. Un antisportivo di Hunter, gomitata a Gigli, ha dato la possibilità a Roma di rifiatare e letale è stata la tripla di Douglas, per il 65-72, che ha poi sottolineato con il rosso la sua prova servendo un assist al bacio per Hutson. Bene nel finale Giachetti e ancora il riccioluto americano, per un successo che vale oro. Nella giornata in cui Rieti ha compiuto l'ennesimo miracolo, 87-68 su Cantù, la Virtus bolognese è caduta Ferrara (93-84, 25 punti per Collins). Così la corsa per la seconda piazza è ufficialmente riaperta.