Lazio, lezione di calcio

È invece pesante in chiave Champions la sconfitta del Genoa che ha sì giocato con il consueto ritmo ma che spesso è mancato in lucidità. Gasperini sceglie lo stesso undici che ha battuto la Juve; non recuperano Milanetto e Milito. A sostituire il «principe» al centro dell'attacco è ancora Bosko Jankovic, mentre Sculli vince il ballottaggio con Olivera; sulla destra a centrocampo torna Mesto. Delio Rossi sceglie Pandev come partner di Zarate in avanti, mentre Rocchi finisce in panchina; Dabo a centrocampo sostituisce lo squalificato Matuzalem, mentre Mauri prende il posto dell'indisponibile Foggia e Lichsteiner vince il ballottaggio con Del Nero. Il Genoa comincia subito a ritmi intensi, come costume della formazione rossoblù: Biava sfiora il gol di testa, ma Muslera compie il miracolo; al 5' è invece Sculli con un sinistro da dentro l'area a sfiorare la traversa. Il pressing asfissiante di Sculli e compagni mette inizialmente in chiara difficoltà la Lazio. Con il passare dei minuti l'undici di Rossi comincia a prendere le misure e il controllo del centrocampo facendosi vedere più volte dalle parti di Rubinho. L'occasione più ghiotta capita sui piedi di Pandev, ma Rubinho è bravissimo a respingergli la conclusione ravvicinata. La partita è sempre bella, non consente distrazioni e gli spunti interessanti non mancano da una parte e dall'altra. Rubinho al 34' è costretto ad un intervento salva risultato su Pandev. E proprio il macedone è lo sfortunato protagonista del match perchè al 41' accusa un problema muscolare ed è costretto a lasciare il campo a Rocchi. Portieri protagonisti perchè al 42' è Muslera a salvarsi su Sculli lanciato a rete. Il primo tempo si chiude a reti inviolate. Non ci sono cambi al ritorno delle due squadre in campo. Al 10' problemi alla caviglia per Diakite che deve lasciare il posto a Siviglia per la seconda sostituzione obbligata di marca laziale. Il ritmo è sempre alto, anche se sbaglia parecchio. Al 17' il primo cambio anche per il Genoa con Olivera al posto di Sculli. Al 21' la Lazio passa in vantaggio con Zarate che, lanciato in contropiede in posizione regolare, fa secco Rubinho con un diagonale. Si riapre la ferita sulla fronte di Mesto che lascia il posto a Marco Rossi. Rubinho salva ancora i suoi su Zarate, lanciato a rete dopo un errore di Criscito. Altri due cambi: nella Lazio dentro Meghni per Dabo, mentre tra i padroni di casa Criscito lascia il posto a Vanden Borre. Il Genoa attacca più con la forza della volontà che con lucidità e non riesce quasi mai ad impensierire veramente Muslera. La Lazio sfiora il più volte il raddoppio (clamoroso autopalo di Ferrari) e porta a casa tre punti pesanti.