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Cala il sipario su un torneo mai in bilico

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Ciha provato la Juventus, a tenerlo in vita, questo torneo che l'ha vista comunque ammirevole protagonista. In dieci, rosso per Tiago colpevole di bruttissimo fallo di frustrazione, ha comunque trovato in pieno recupero un pari che lascia la vetta a meno dieci, non c'è più storia. Bravi i veterani della difesa interista, centesimo gettone per Zanetti. Partita non esaltante, però è stata la capolista ad avere le occasioni migliori, la Juve paga il modesto livello tecnico del suo centrocampo. Dopo aver avvilito la Roma, la Lazio l'ha in parte rincuorata andando a Marassi a imbavagliare la manovra genoana e a proseguire la marcia con un gran gol di Zarate, avendo anche tante occasioni per uccidere la partita. Peccato, in prospettiva Coppa Italia, gli infortuni a Diakité, Dabo e, soprattutto Pandev. Restano pochi spiccioli da spendere, alla nobiltà della classifica, dopo che gli anticipi avevano visto alla ribalta la prima, la seconda e la quarta, mentre il Milan, terzo, avrà la chiusura serale, le ambizioni di posto d'onore a scontrarsi con la disperazione del Torino che, tra operazioni di mercato e valzer di panchine ha fatto di tutto per firmare la propria condanna. Torna in campo la Roma dopo la parentesi nera del derby, che ha pregiudicato la sua aspirazione a quel quarto posto garante dei preliminari di Champions. Ma non tanto quel risultato è chiamata a cancellare, quanto le macchie comportamentali lasciate sull'immagine di una giornata che a ben altre dediche avrebbe avuto diritto. Le risse del sabato dell'Olimpico significano ulteriori mutilazioni, stavolta in difesa, oltre a quelle che le perduranti lungodegenze avevano procurato per tutta la stagione. Doveroso un ultimo tentativo per rendere meno utopica la rincorsa all'Europa, ma anche l'esigenza di recuperare, da parte di tutti, quegli atteggiamenti che avevano garantito in passato il primato del fairplay, ora sepolto da un mare di cartellini. Contro il Lecce, ora penultimo grazie anche all'ennesimo folle cambio di panchina in corsa, la Roma pretende logicamente il pronostico, senza dimenticare però gli stenti sofferti di fronte al Bologna, che una settimana dopo avrebbe concesso la goleada esterna al Siena. Occorrerà ritrovare convinzione e coraggio, difficile cogliere segnali positivi dalla conferenza stampa della vigilia: all'insegna dei consuntivi da parte del tecnico, non stagionali, ma riferiti al quadriennio gestito per tre quarti con risultati superiori alle previsioni. Non è follia intravedere nelle parole di Spalletti qualcosa di simile a un congedo, però tecnico e società restano unanimi nel sostenere la santità del matrimonio in atto. Buona occasione per la Fiorentina a Udine, l'attende una squadra stremata dalla fatica di Uefa e con il morale nel sottosuolo, ma in zona Europa qualche privilegio sembra averlo il Palermo che ospita il Bologna, mentre il Cagliari, falcidiato dalle squalifiche, avrà al Sant'Elia il Napoli, mentre la Samp sarà attesa da una complessa trasferta a Catania.

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