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«La Lazio? Avrò una panchina»

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Rossi: «Non so se sia stato il mio ultimo derby, dedico la vittoria ai tifosi»

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.Coppa Italia, più che campionato dove la distanza dai posti che contano per l'Europa appare incolmabile. Delio Rossi, alla vigilia della partita contro il Genoa va controcorrente: il tecnico parla di derby, del gap ancora colmabile in classifica e del futuro, suo e della società. «Ormai è andata - afferma l'allenatore di Rimini riferendosi al successo contro la Roma - sono contento per i ragazzi che hanno vinto con pieno merito, per i tifosi e per la società: so quanto tenessero a questa sfida. Merito del ritiro a Norcia? Non dite fesserie, il ritiro è stato inutile, non ha portato niente. Di certo una squadra non ha bisogno di andare in ritiro nella settimana del derby per trovare la concentrazione giusta. E' chiaro che, con un risultato positivo anche il ritiro assume una valenza che in realtà non ha avuto. Trovo eccessive le tre giornate di squalifica a Matuzalem, basta rivedere le immagini per capire da quale parte stava il nervosismo. Ho visto troppo buonismo, solo perchè c'era stata una tragedia: io dico che, o si è buoni sempre, oppure non lo si è mai. Non che si può essere buoni soltanto quando accadono le catastrofi. È stato il mio ultimo derby? Non lo so, l'unica certezza che ho è che allenerò anche il prossimo anno... ». Delio Rossi non lo manda a dire: il tecnico parla fuori dai denti anche quando parla di progetti, programmazione, futuro, esaltanto il lavoro societario svolto in questi anni dal Genoa, avversaria odierna dei biancocelesti. «Per ottenere dei risultati importanti una società ha due possibilità: o va in giro per il mondo e compra i giocatori più forti che ci sono in circolazione, oppure programma disegnando un progetto, aggiungendo anno dopo anno due o tre pezzi importanti al proprio organico accrescendo il valore tecnico della rosa. Il Genoa, per come ha lavorato in questi anni è un esempio da seguire: oggi come oggi è la squadra che gioca il miglior calcio in Italia. Un'altra società che ha lavorato benissimo è la Fiorentina, che non ha le risorse economiche delle grandi ma che ha portato avanti un buon progetto». Oggi c'è il Genoa, squadra lanciata verso la Champions League che cercherà punti importanti. «Sono una squadra fatta da giocatori importanti che giocano al servizio della squadra. La Lazio avrebbe potuto avere 4 o 5 punti in più, ma i valori della mia squadra sono questi. Ci sono almeno cinque o sei squadre con un organico superiore al nostro, detto ciò, avremmo potuto fare decisamente meglio, ma la Lazio può dire ancora la sua, la distanza con chi ci precede non mi sembra abissale. Abbiamo ancora sette partite, possiamo recitare la nostra parte. Turn-over? Si, ma non stravolgerò la squadra. La Juve punta alla coppa Italia, ma ho sempre detto che questo campionato lo avrebbe potuto perdere soltanto l'Inter». L'ultimo affondo arriva in risposta alle dichiarazioni del procuratore di Zarate: «Conosco questi giochetti, si stanno preparando nell'eventualità in cui le cose non si dovessero mettere in un certo modo. Non sono mai costretto dalla società a fare qualcosa, nessuno mi fa la formazione: se si dice questo, o non si ha stima nei miei confronti, o nei confronti del club».

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