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L'euforia di Pandev «La nostra vittoria non è una sorpresa»

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Ungol incantevole, di quelli che sogni da bambino, quando stadi e riflettori fanno ancora parte dell'immaginario e i campetti sterrati di periferia sembrano il Maracanà. Un giro e mezzo di lancette, una palla che spiove in area, un sinistro al volo ed è già gol: Goran Pandev ha deciso il derby prim'ancora che la sfida iniziasse. Una rete straordinaria per bellezza ed importanza, che ha mandato in fumo i piani giallorossi, il suo secondo gol in un derby, un timbro indelebile dopo la marcatura della passata stagione che vide Behrami protagonista. «È una vittoria meravigliosa - dichiara il fantasista a fine partita - ma non parlate di sorpresa Lazio: noi non siamo una sorpresa, sapevamo che avremmo potuto fare una prestazione di questo tipo, eravamo convinti di poter far bene. Siamo una squadra di qualità e lo abbiamo dimostrato con i fatti. Non ci siamo dimenticati di come si gioca a pallone. Il ritiro? Il presidente è giusto che abbia manifestato tutta la sua delusione dopo tre sconfitte consecutive, ma alla fine della partita è venuto a complimentarsi con noi per la bella vittoria». La festa dello spogliatoio laziale continua con Pasquale Foggia, autore dell'assist decisivo per il terzo gol messo a segno da Lichtsteiner. «Abbiamo fatto la partita perfetta - ammette il centrocampista biancoceleste davanti a taccuini e microfoni - questa squadra ha una grandissima qualità, lo avevo detto già in ritiro con la nazionale e il risultato di oggi - ieri n.d.r. - mi dà ragione. Abbiamo dimostrato di saper essere squadra, ora dovremo essere umili e pronti al sacrificio per finire nel migliore dei modi questo campionato. È questa la vera Lazio - continua Foggia - e vincere il derby in questo modo è il massimo: meglio di così non potevamo fare. É una partita che abbiamo preparato molto bene, sia dal punto fisico che mentale. Speriamo che questo successo ci possa dare quella spinta emotiva giusta per affrontare le ultime sfide della stagione. Il nostro obiettivo è quello di tornare in Europa, e la partita di ritorno di coppa Italia contro la Juventus sarà importantissima». L'unica nota stonata in casa biancoceleste è l'ennesima sostituzione per Zarate: il campione argentino resta in silenzio ma mastica amaro. Il rapporto con la Lazio rischia di incrinarsi.

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