Tutti contro Valentino
ArnaldoBaroni Spareggio finale: potrebbe essere questo un titolo per il film della stagione 2009 di MotoGp che si è data appuntamento a domenica sul circuito di Losail in Qatar per il primo «ciak» della stagione. Andando a leggere il copione saranno molte le storie dei vari co-protagnisti che tenteranno di guadagnare le luci della ribalta, ma sicuramente tutto ruoterà intorno alla sfida tra Rossi contro Stoner. La stagione porterà con sé numerose novità regolamentari, che nelle intenzioni degli organizzatori serviranno a contenere i costi. La più importante è il regime di monogomma: quest'anno tutti i piloti avranno a disposizione pneumatici Bridgestone. Sparisce così un'incognita che negli ultimi due anni ha rivestito un ruolo forse troppo importante. Variazioni anche al programma del weekend. Sono state cancellate le prove del venerdì mattina e le qualifiche avranno una durata di 45 minuti anziché un'ora. Saranno inoltre vietati materiali compositi per la costruzione dei freni; fuori legge i sistemi di partenza automatica e le sospensioni elettroniche. Dal Gp della Repubblica Ceca, saranno contingentati i motori: ogni pilota avrà a disposizione 5 motori per le ultime 7 gare della stagione. Saranno molti quindi gli spunti interessanti che domenica sera andranno a mescolarsi sullo schieramento del primo Gp della stagione, che per il secondo anno andrà in scena in notturna quando in Italia saranno le 22.00. Il favorito per la stagione è Valentino Rossi, che però non ama le gare in notturna, e nemmeno il circuito di Losail: «Credo che di sera bisognerebbe pensare a fare altro - ha commentato Rossi - magari a divertirsi non certo ad andare in moto. Il circuito di Losail non è tra i miei preferiti, ma sicuramente io e la squadra cercheremo di fare il massimo per puntare alla vittoria». Un tracciato che invece esalta Stoner, che dopo un inverno di riposo ha completamente risolto i problemi con il polso fratturato al termine della passata stagione. L'australiano è velocissimo, guida la Ducati come nessun'altro ma ha un sistema nervoso fragile e quando si sente sotto pressione diventa incline all'errore. Messi da parte i due Golden Boy, nelle retrovie troviamo una lunga serie di possibili pretendenti al terzo gradino del podio. Loris Capirossi è stato veloce nei test, così come Jorge Lorenzo compagno di squadra di Rossi. In casa Honda, Pedrosa non è fisicamente al 100% e Dovizioso deve ancora prendere le misure alla moto ufficiale. In casa Ducati, Stoner a parte, solo il rientrante Gibernau sembra in grado di poter sfruttare il potenziale della rossa, mentre sia Hayden che Kallio devono ancora prendere le misure alla scorbutica Desmosedici. Discorso a parte per Niccolò Canepa, esordiente di lusso nel motomondiale: a lui si chiede solo di fare esperienza. Stessa squadra e stesse gomme per Alex De Angelis che potrebbe sfruttare il fattore «esperienza». Per Marco Melandri è già un miracolo esserci: correrà con la Hayate, nata dalle ceneri della Kawasaki. Molte le incognite ma tanta la voglia di correre.