Barcellona-Chelsea semifinale già scritta
FrancoBovaio Entusiasmante, straordinario, eccezionale. E' difficile trovare altri aggettivi per definire un Barcellona che batte il Bayern Monaco 4-0 rifilandogli tutte le reti nel solo primo tempo con il suo magnifico tridente d'attacco composto da Messi (doppietta al 9' e al 37' e traversa nella ripresa), Eto'o (in gol al 12') ed Henry (in rete al 48'). Suntuosa la prova dell'argentino, che oltre a segnare due volte ispira le marcature dei compagni e l'intero gioco della squadra, che si dipana attraverso trame alle quali gli avversari non riescono a stare dietro. E per il Barça al quarto d'ora c'era anche un rigore, non rilevato dall'arbitro inglese Webb, che ammonisce lo scatenato Messi per simulazione facendo infuriare Guardiola, espulso per proteste. Il Bayern, già reduce dal 5-1 subito sabato in Bundesliga dal Wolfsburg, non ci capisce nulla e ora la panchina di Klinsmann è a rischio. Troppo forte questo Barcellona, che in stagione ha già segnato la bellezza di 129 gol, 86 dei quali con il suo terribile tridente d'attacco, che quando è in serata come ieri è praticamente incontrastabile. Da segnalare il bel gesto dell'abruzzese Oddo e di Toni, che hanno giocato col lutto al braccio per ricordare le vittime del terremoto. Come il Barcellona anche il Chelsea sembra aver ipotecato la finale grazie al 3-1 con cui ha espugnato Liverpool. E pensare che a passare in vantaggio erano stati proprio i Reds con Torres al 7'. Ma quel volpone di Hiddinck aveva studiato la partita e ha schierato un ottimo Chelsea, che prima ha fallito il pareggio in due occasioni con Drogba (parata di Reina e tiro alto sulla traversa), ma poi lo ha trovato con un colpo di testa di Ivanovic al 39'. Subito dopo Cech si è opposto alla grande a Kuyt evitando il 2-1 del Liverpool e nella ripresa il Chelsea si è scatenato: Carragher ha salvato a porta vuota ancora su Drogba, Ivanovic ha segnato il 2-1 al 60' sempre di testa su angolo e Drogba ha triplicato poco dopo riuscendo finalmente a trovare la via della rete. Una vittoria esterna che sa tanto di ipoteca sul passaggio del turno. Al pari di quelle di martedì anche queste sono state due bellissime partite, a dimostrazione che ormai in Europa giocano tutti meglio di noi, che stasera dovremo tifare in Uefa per l'Udinese, unica italiana ancora nelle coppe. I friulani salgono a Brema per affrontare il Werder (20.45, in tv su La7 e Sportitalia) e provare a conquistare una qualificazione storica.