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L'Inter si separi dalle stranezze di Adriano

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Perla verità la partita, che l'Inter giocava contro il Real Madrid al Bernabeu, era una semplice amichevole ma mi fece impressione la sicurezza, direi la prepotenza con la quale, dopo la concessione di un calcio di punizione, prese il pallone con l'aria di quello che non ammetteva altre alternative. La punizione la tirò lui, un bolide che scosse la rete. Come biglietto di presentazione fu molto eloquente, esprimeva la consapevolezza di un futuro campione. Il seguito, senza cancellare quella prima impressione, è stato meno sereno. Questo è l'ottavo campionato che Adriano gioca in Italia. Accettò volentieri il parcheggio alla Fiorentina e poi al Parma prima di tornare all'Inter, dove, dopo due stagioni piene, ne sono seguite altre meno tranquille. Complessivamente Adriano ha giocato in serie A 159 partite realizzando 68 gol, un bottino importante ma forse inferiore alle possibilità del calciatore. Unica costante nella sua carriera italiana il «puntuale» ritardo da ogni vacanza brasiliana L'ultimo non ha certo fatto notizia, tanto meno sorpresa, ma è accompagnato da illazioni, sospetti, incertezze che lo hanno fatto sconfinare nel giallo. I tifosi (ma anche la critica) si dividono tra coloro che credono sia opportuno dare una mano ad un ragazzo (27 anni) che evidentemente ha dei problemi, altri che pensano che sia meglio metter fine alla sua carriera italiana e lasciarlo andare per la sua strada. Le ipotesi che sono state avanzate sulla sua «sparizione» spaziano dalle possibili cattive ed equivoche amicizie del giocatore, alla delusione amorosa. Addirittura si ipotizza un Adriano costretto a non lasciare il Brasile con la minaccia di ritorsioni di ogni tipo. In realtà Adriano sarebbe rimasto in Brasile perché non gli sarebbe concesso tornare in Italia ma non è la prima volta che il suo ritorno subisce ritardi. In altre parole si è incerti se classificare quest'ultima disobbedienza alla voce capricci oppure se farne oggetto di un puzzle poliziesco. Personalmente mi auguro che Adriano si sia semplicemente comportato come in tante precedenti occasioni senza il corollario di situazioni criminose o comunque poco chiare. Se così fosse, però, bisognerebbe che l'Inter ponesse termine ad un rapporto che ha poco giovato alla tranquillità dell'ambiente e che nel computo del dare (molti soldi) e dell'avere (39 gol in maglia nerazzurra) non si è rivelato un grande affare. Cambiasso e Zanetti sono costati di meno ed hanno reso di più, in risultati ed in immagine.

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