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Roma-Bologna, ultima spiaggia

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Cipensa Spalletti a disegnare un contorno allarmante per la partita di oggi pomeriggio all'Olimpico. Nella testa del tecnico giallorosso non c'è solo la rincorsa al quarto posto: sono tanti i «cattivi pensieri» che lo assalgono e lui non fa nulla per nascondere la sua frustrazione. Anzi, si presenta in versione-Mourinho e lancia bordate dentro e fuori la sala stampa. Anche stavolta la «miccia» è Francesco Totti. «Io lo faccio giocare per vincere le partite, qualcuno di voi - dice ai giornalisti - mettendolo in formazione, spera invece che si perda la partita». Il qualcuno in questione, aggiunge, «è pure tifoso della Lazio». Spalletti si sente accerchiato. E reagisce con stoccate al veleno. «Totti per me è l'essenza del calcio, però si mette in dubbio il suo rinnovo di contratto con una mia dichiarazione (“La Roma deve vincere anche senza Totti e De Rossi”, ndr). Chi lo fa è un tiratore scelto che spara addosso alla società e non su di me come vorrebbe. Perché se Francesco farà il contratto, lo discuterà con la famiglia Sensi». Dalle accuse l'allenatore passa poi ai ripensamenti. Finora aveva parlato di «fallimento» in caso di mancato ingresso in Champions, ieri invece ha sostenuto che la «Roma ha fatto cose buone anche senza il quarto posto. Mi sembra che ci siano successe diverse cose e che da alcune competizioni siamo usciti per episodi. Si può anche dire che la Roma ha fatto tanto per essere ancora in corsa per il quarto posto. Se c'è da criticare qualcosa bisogna guardare la parte iniziale della stagione. Ma non butterei via tutto quello che abbiamo fatto». Questo non toglie che la partita con il Bologna «può essere un'ultima spiaggia. Noi abbiamo il massimo rispetto per la squadra di Mihajlovic ma dobbiamo vincere. Se non dovessimo farcela diventerebbe difficile». La ricetta del tecnico è un mix tra «la qualità dei campioni e la voglia dei dilettanti». Il rientro di Totti, Perrotta e dei quattro squalificati assenti contro la Juventus lo aiuta a comporre la formazione. L'unico incoveniente dell'ultimora è un fastidio alla caviglia per Menez che ieri si è allenato senza forzare. Ma Spalletti è convinto di recuperarlo e vuole insistere sul 4-2-3-1. L'esternio «alto» a sinistra sarà proprio il francese, dall'altra parte dovrebbe partire Brighi: sarebbe l'ennesimo esperimento dell'allenatore mai così «trasformista» come quest'anno. Nella vigilia infuocata c'è spazio anche per una frecciata all'ex medico sociale Mario Brozzi. «Ci ha sconsigliato gli acquisti di Cicinho e Menez? È un ottimo professionista - risponde Spalletti - ma tirare fuori adesso gli episodi caso per caso penso non convenga a nessuno. Ho preso atto che mi vorrebbe dare un supporto su come fare gli allenamenti, la prossima volta ci parlerò e lo coinvolgerò in questa situazione». Pronta la contro-replica di Brozzi: «Io ho solo parlato di un problema generale di stress dei calciatori - dice il medico a Radio Radio - quanto agli acquisti nella mia relazione ho esposto i possibili rischi di alcune situazioni. Poi è la società a decidere».

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