La pioggia blocca la "Formula Caos" Vittoria a Button, Ferrari a zero
Jenson Button trionfa nel Gp di Malesia e si conferma il dominatore della nuova Formula caos. La Ferrari affonda nella piscina di Sepang e rimane a quota zero dopo 2 gare del Mondiale: non capitava dal 1992. Il flop del Cavallino, con Felipe Massa nono e Kimi Raikkonen ritirato, rischia di far passare in secondo piano la sgangherata domenica che il circus vive in Malesia. LA CLASSIFICA - La decisione di far partire la gara programmata alle 17 locali, per non obbligare il pubblico televisivo europeo ad un'alzataccia, si rivela un boomerang. La pioggia, che nell'aprile malese non è una sorpresa, si prende il palcoscenico per un'ora e blocca tutto. Quando il meteo concede una tregua, è troppo tardi per ripartire e dopo un lunghissimo parcheggio arriva il verdetto. Button, trionfatore già una settimana fa in Australia, vince davanti alla Toyota del tedesco Timo Glock e alla Bmw Sauber del tedesco Nick Heidfeld. Jarno Trulli è quarto con la Toyota. Il brasiliano Rubens Barrichello (Brawn GP) è quinto davanti all'inglese Lewis Hamilton, sesto su McLaren-Mercedes. Settimo il tedesco Nico Rosberg (Williams) e ottavo l'australiano Mark Webber (Red Bull). LA GARA - In 2 gare, il Mondiale 2009 ha già offerto il peggio del repertorio: regolamenti ambigui, ricorsi pendenti, piloti che mentono ai commissari. La stagione si arricchisce di un'altra perla, la gara a metà. I 32 giri completati confermano le nuove gerarchie: nel 2009 comandano Brawn GP e Toyota. Al via c'è gloria anche per la Williams di Rosberg, che azzecca una partenza da sogno e dalla seconda fila balza al comando. Il tedesco guida un trio che comprende la Toyota di Trulli e la Brawn Gp di Button. Il gap tra i primi e gli inseguitori si dilata in pochi giri. Rosberg è in grado di tenere un ritmo infernale e dopo 10 giri ha 3" di margine sui diretti inseguitori. Gli altri team si litigano le briciole: la Ferrari di Raikkonen, dopo 20 minuti di corsa, è quinto a 26" dal leader e a 10" dalla Brawn GP di Barrichello, quarto in beata solitudine. La rossa di Massa, invece, è dodicesima. LA PIOGGIA - Tutti scrutano il cielo in attesa della pioggia annunciata. La Ferrari gioca d'azzardo quando cadono le prime gocce: dopo il primo pit-stop, al 18° giro, Raikkonen torna in pista con gomme da bagnato. L'asfalto, però, rimane sostanzialmente asciutto per altre 3 tornate: l'ennesino errore strategico del Cavallino costa caro al finlandese che perde secondi e posizioni mentre davanti a tutti Button inanella passaggi record (1'36"641) e si prende il primo posto. Quando l'acqua diventa protagonista nel 22° giro, nel tardo pomeriggio malese, comincia un'altra gara. Piove in alcuni punti del tracciato e la Toyota di Glock, con gomme intermedie, riemerge dalla retrovie e si porta nelle zone nobili della classifica. Il 30° dei 56 giri coincide con l'inizio del diluvio: mentre l'oscurità avanza, la safety car non basta per garantire la sicurezza in un muro d'acqua. LO STOP - Spunta la bandiera rossa che interrompe la corsa nella 32esima tornata. Le monoposto si allineano sulla griglia di partenza, in attesa di un segnale positivo dal cielo. In pista, però, non si vede quasi nulla. Molti piloti lasciano le monoposto, altri rimangono pazientemente nell'abitacolo. Dopo quasi un'ora di break, arriva la bandiera a scacchi virtuale. Vince Button, la Ferrari si lecca le ferite: Massa lascia la pista sconsolato, Raikkonen si è già cambiato da un pezzo e mangia un gelato ai box.