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Valverde, chiesti due anni di stop

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Laprocura antidoping del Coni non ha dubbi: dopo aver riavviato l'inchiesta collegata alla cosidetta «Operacion Puerto», l'ufficio presieduto da Ettore Torri ha chiesto il rinvio a giudizio sportivo per il ciclista. È l'ultima tappa dello scandalo doping spagnolo sul quale il Coni aveva deciso di fare chiarezza. La prova che incastrerebbe Valverde sarebbe arrivata dall'esame del Dna dopo un test sangue-urine fatto sul corridore il 21 luglio 2008 in occasione dello sconfinamento in Italia del Tour de France. Il Dna del campione prelevato in Italia coinciderebbe con quello delle sacche (quella contraddistinta con il numero 18) sequestrate al dottor Fuentes nell'ambito dell'«Operacion Puerto». Con il deferimento Valverde dovrà difendersi davanti al Tribunale nazionale. Per ora ha risposto minacciando azioni legali contro il Coni che avrebbe agito senza averne la competenza.

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