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Lotito: "Entro la settimana il progetto della Lazio"

Claudio Lotito

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Ci siamo. Lotito è ottimista, finalmente dopo tanti rinvii sta per partire il progetto del nuovo stadio delle Aquile di proprietà del più antico club della Capitale (50.000 posti). L'attesa sta per finire e il presidente della Lazio non nasconde la soddisfazione per un impianto (compresa la famosa cittadella dello sport biancoceleste per tutta la polisportiva) che sarà il più moderno d'Europa, almeno a dire del suo ideatore. Oltretutto l'accelerazione del dirigente biancoceleste farebbe cadere le accuse che negli ultimi tempi molti tifosi laziali hanno rivolto al Campidoglio, colpevole di temporeggiare per attendere il progetto della Roma. Che però sarebbe ancora indietro. E allora perché aspettare? La risposta è nelle parole di Lotito che intende fare in fretta: «Presenterò il nostro progetto in settimana, un impianto che sarà la casa del tifoso». Due le zone in ballo: la prima sui terreni di sua proprietà sulla Tiberina, l'altra nei pressi di Settebagni (la favorita secondo le ultime indiscrezioni). «Noi abbiamo due possibilità per le aree. Abbiamo la possibilità di poter realizzare concretamente questo progetto perchè le aree già ci sono», ha precisato il numero uno della Lazio. Poi ha proseguito: «Lo stadio sorgerà in una zona lontana dal centro urbano, ma nonostante questo facilmente raggiungibile sia su gomma che su rotaia. Un impianto che sia aperto 24 ore su 24». Il numero uno della Lazio ha poi invitato l'amministrazione comunale ad «avere il coraggio di fare certe scelte. Io non voglio fondi pubblici per realizzare il nostro stadio, per questo non capisco il motivo per cui poi non dovremmo poterci realizzare intorno anche edifici ad uso residenziale per impreziosire la struttura. Dico no alla logica di demonizzazione di un imprenditore che vuole realizzare un impianto e lo si fa passare come una persona che vuole specularci sopra». Ma non è tutto. Il più è stato fatto in questi ultimi due mesi quando si sono intensificati i contatti e le riunioni con gli esperti del Comune. Lotito precisa: «Siamo in dirittura d'arrivo per l'impostazione urbanistica della cittadella sportiva della Lazio. Nel momento in cui avremo l'assenso potremo procedere al progetto esecutivo. Abbiamo riscontrato da parte dell'amministrazione comunale la volontà di risolvere il problema. E anche da parte del governo la volontà di affrontare il problema e risolverlo. Mi auguro che questo si traduca in aspetti normativi che diano un impulso concreto alla realizzazione di questa struttura. Se c'è la volontà anche in sei-otto mesi in una città come Roma si possono trovare tutte le soluzioni. Quello che emerge anche da questo convegno è che alla base ci deve essere una volontà politica che superi tutti i cavilli di ordine burocratico che frenano l'iniziativa privata». Ma non solo stadio. Ieri Lotito ha anche gelato i tifosi che aspettano il riscatto di Zarate. Rispetto al passato il presidente cambia strategia per stanare i dirigenti arabi e magari abbassare il prezzo del cartellino dell'argentino: «In Arabia per Zàrate? Non sto organizzando nessun viaggio. Io non ho bisogno di fare viaggi per riscattarlo. Se lo farò o manderò qualcuno sarà esclusivamente per vedere se c'è la possibilità di rinviare (la data di scadenza della prima trance fissata per il 30 aprile, ndr). Anche perché per rispettare la prima rata basta una raccomandata e la questione è chiusa».

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