Viceversa Il capitano e il centrocampista vivono situazioni opposte alla vigilia del rush finale del campionato
Unoè pronto a giocare, l'altro non sa neanche quando potrà ricominciare ad allenarsi. Tutti e due hanno il contratto in scadenza nel 2010 e vogliono rinnovarlo. Il primo, Alberto Aquilani, in realtà l'ha già fatto e aspetta solo l'ufficialità, il secondo, Francesco Totti, deve ancora iniziare la trattativa. I due gioielli romani si mettono allo specchio: il capitano è più tranquillo per il presente ma è ansioso di sistemare il suo futuro, mentre il centrocampista vive una situazione opposta. Le rispettive situazioni vengono allo scoperto durante l'insolita mattinata vissuta ieri all'Olimpico dalla Roma. Aquilani ha fatto innanzitutto chiarezza sulle sue condizioni fisiche. «Fortunatamente - spiega - l'operazione è scongiurata, però i problemi causati dalla distorsione non mi permettono di correre. Vado avanti così da un mese e mezzo, all'inizio pensavo fosse una stupidaggine». Uno stop così lungo ha sorpreso anche i medici. E stimolato i «cattivi pensieri» di chi ritiene Aquilani un tipo poco coraggioso «Volevo tornare in campo il prima possibile - prosegue il mediano giallorosso - ma ci siamo resi conto che non era possibile. L'unica cura che mi è stata prescritta è quella di stare fermo altrimenti il dolore non mi passa più. È un fastidio che non riesci a gestire, non posso "stringere i denti" come dicono in molti. Con l'Arsenal l'ho fatto, perché era una gara decisiva. Adesso, però, mi devo fermare. Il problema è che la data del rientro non la so: mi domando tutti i giorni quando potrà rientrare ma è inutile che mi pianga addosso. Devo aver pazienza, sperando che la sfortuna mi abbandoni un po'». Nel frattempo potrà consolarsi con il nuovo contratto. È già d'accordo con la società su tutto, firmerà fino al 2013 con uno stipendio vicino ai due milioni di euro netti. «Sono tranquillo - conferma - sto bene qui, sono tifoso e voglio giocare con la Roma. Non ci saranno problemi, pochi giorni e poi potremmo ufficializzare il contratto». Totti, invece, è costretto ad aspettare. «Rinnoverò? Non lo so - risponde un po' seccato il capitano in un'intervista per la Domenica Sportiva - da parte mia la risposta è sì. Però bisogna sentire anche l'altra campana. Mi hanno sempre detto che non ci sono problemi, quindi io aspetto il momento giusto». Se ne riparlerà a maggio, quando le prospettive della società saranno più chiare. Intanto da domenica prossima il capitano tornerà a dare il suo contributo sul campo, «per raggiungere il quarto posto il prima possibile. Sabato è stato facile spegnere il Colosseo - scherza - riaccendere la Roma non è semplice. Penso di essere a disposizione con il Bologna, poi deciderà Spalletti se farmi giocare. Come ho visto l'Italia? A casa. Sono contento, un gruppo fantastico e un grande allenatore». Che deve fare a meno di lui. Per il momento.