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Domenicali non si dà pace «Giornata da dimenticare»

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FrancescoCarotti Melbourne non porta bene al Cavallino. Due ritiri, zero punti e testa bassa e la sensazione che il lavoro da fare sia tantissimo. Forse troppo visti i tempi e gli impegni ravvicinati. Alla fine del Gp la faccia di Felipe Massa è la maschera della delusione, troppo lontana la sua Ferrari dalla BrownGp e dalle altre: «Non avevamo neanche pensato di poter raggiungere la Brawn ma credevamo di poter fare una buona gara. La strategia? È stata distruttiva. Mi sono fermato prima del previsto perché le gomme morbide non funzionavano. Sono tornato ai box in anticipo e alla fine ci si è messo anche il problema che mi ha costretto al ritiro. Per fortuna ora andiamo su un tracciato vero e potremo rifarci». Non è andata meglio a Raikkonen, ritirato per un problema al differenziale, ma che in precedenza aveva sbattuto contro il muretto: «È stato un mio errore. Peccato perché, alla luce di quanto è accaduto dopo, avrei potuto finire al secondo posto. Abbiamo perso dei punti preziosi ma cercheremo di rifarci in Malesia». Non ci è andato leggero Stefano Domenicali, team principal della Ferrari, che ha analizzato il disastro dell'Albert Park: «È stato un inizio non all'altezza della Ferrari, sotto ogni punto di vista. Siamo stati carenti sotto il profilo dell'affidabilità, con due macchine costrette al ritiro. La nostra prestazione è stata inferiore al potenziale che ci aspettavamo dopo le prove invernali: siamo stati in difficoltà nella gestione degli pneumatici e delle strategie, in particolare per quanto riguarda Felipe. È stata una giornata da dimenticare dal punto di vista del risultato ma da tenere bene a mente per cercare di analizzare tutto ciò che non ha reso e fare in modo di migliorarlo». Il Mondiale prosegue tra una settimana a Sepang, dove servirà una reazione, anche se oggettivamente la Brawn sembra su un altro pianeta. «È un bene che ci sia immediatamente una gara da disputare. Avremo l'opportunità di reagire, a patto di esaminare bene la realtà, con grande serenità ma, al tempo stesso, con decisione. Siamo consapevoli che, a parte un team oggi fuori portata (la BrawnGp), ci sono anche altri avversari tanto forti quanto numerosi».

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